Coronavirus Calabria, il piano regionale

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Le disposizioni messe a punto dalla task force della Regione saranno presentate lunedì. Si prevede l’attivazione di 50 nuovi posti letto in terapia intensiva e 140 tra malattie infettive e pneumologia. Forte appello alla sinergia con forze dell’ordine e amministrazioni locali 

La Regione Calabria ha predisposto il piano operativo per l’emergenza coronavirus, che sarà presentato lunedì pomeriggio alle aziende sanitarie ed ospedaliere. Lo rende noto il presidente Jole Santelli. Il piano operativo di emergenza prevede anche l’attivazione di ulteriori 50 posti letto in Terapia Intensiva e 140 posti tra Malattie Infettive e Pneumologia, sempre da attivare in tempi stretti. È in programma, inoltre, l’attivazione – in una seconda fase – di un ospedale Covid per ciascuna area/azienda sanitaria provinciale, per accogliere eventuali pazienti positivi, sintomatici e che hanno necessità di assistenza sanitaria da parte di specialisti e di ausili. Vengono individuate, infine, per ciascuna area/azienda sanitaria provinciale gli ospedali, attualmente dismessi, da destinare ad eventuali quarantene generalizzate.

Piano operativo d’emergenza

Il documento – riferisce la nota della regione – contiene indicazioni per i dipartimenti di prevenzione, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale ovvero le ex guardie mediche e poi, ancora, i distretti sanitari, gli operatori del 118. Le disposizioni messe a punto dalla task force, istituita presso la Regione Calabria, riguardano anche i pronto soccorso ospedalieri, ai quali viene chiesto di valutare la possibilità di limitare, per quanto possibile, gli ingressi alle strutture e di prendere misure precauzionali per le persone con febbre o sintomatologie respiratorie. Scaglionare gli accessi ed evitare affollamenti sono tra le misure indicate dalla Regione.

I 4 laboratori di microbiologia degli ospedali hub di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e dell’Aou Mater Domini, già individuati a livello regionale per l’esecuzione delle analisi sui tamponi, proseguiranno le attività garantendo la trasmissione delle informazioni sugli esiti dei test nelle modalità stabilite insieme all’ente regionale.

Evitare allarmismi, fare sinergia

A proposito di comunicazione, nel documento regionale, è contenuto anche un invito alla collaborazione rivolta alle strutture che trattano i casi. L’obiettivo è sempre quello di non creare allarmismo e di veicolare esclusivamente notizie ufficiali tramite i canali istituzionale della Regione Calabria, già impegnata in tal senso. «Abbiamo chiesto –  si legge ancora –  che nel territorio di ogni azienda sanitaria provinciale, l’eventuale istituzione di unità di crisi locali garantisca la partecipazione l’indispensabile raccordo con i sindaci e le forze dell’ordine».

Richieste nuove assunzioni

«Sempre al fine di assicurare il contenimento della diffusione del virus – si fa presente – stiamo valutando misure volte ad una rimodulazione delle attività ospedaliere, sia nelle aziende pubbliche che private, con particolare riferimento alle attività ambulatoriali (ad eccezione, ovviamente di quelle urgenti ed indifferibili: dialisi, chemioterapia, etc…) ed all’attività di ricovero in elezione. 

Questo provvedimento si aggiunge al precedente circa l’assunzione di medici, paramedici e Oss per rispondere al meglio ad eventuali emergenze che potrebbero presentarsi». «Quello che vogliamo, lo ribadiamo, è gestire al meglio la situazione attuale e non arrivare impreparati qualora ci trovassimo ad affrontare circostanze più gravi», conclude la governatrice. 

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