di Enzo Varricchio
Tra le mille follie ai tempi del virus, si segnala quella di mandare al lavoro nei tribunali italiani i magistrati onorari (giudici e vice procuratori) senza compensi né tutele né misure di protezione.
Sono proprio questi magistrati, non di carriera ma reclutati tra le file dell’avvocatura, che svolgono molte delle procedure di urgenza che ancora si svolgono nelle nostre aule di giustizia, tra cui autorizzazioni all’interruzione di gravidanza, convalide di arresto, trattamenti sanitari obbligatori, etc., con buona pace di cautele e prescrizioni anticontagio.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di denunzia delle principali associazioni di categoria che invocano modifiche al decreto “Cura Italia”.
Leggi il comunicato: