Tabelle richieste e interventi
“Siamo chiamati a fronteggiare la pandemia con tutta la capacità, la responsabilità, la solidarietà di cui siamo capaci”, dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordando il sisma dell’Aquila: “Di fronte agli ostacoli più ardui possiamo avere momenti di difficoltà ma l’Italia dispone di energia, di resilienza e di una volontà di futuro che ha radici antiche”.
“Ho chiesto al Governo – afferma Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo – di inserire nel prossimo decreto delle norme che ci possano consentire di ripartire nelle opere di ricostruzione del terremoto dal giorno dopo”.
Ora si discute la scelta dei target di popolazione su cui saranno effettuati i test sierologici a larga scala e su base nazionale per avere un quadro della diffusione dell’infezione da Covid-19, riferisce il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli. E i primi campioni, spiega, si faranno su chi svolge attività strategiche in vista della ‘fase 2’ della riapertura.
In Consiglio dei ministri si esaminano i provvedimenti per gli aiuti a famiglie ed imprese colpite dalla crisi dovuta alla pandemia coronavirus. Inoltre si comincia a parlare anche delle fase successiva di ripresa delle attività economiche.
Tra i provvedimenti in discussione ci sono anche i prestiti senza alcuna valutazione del merito, sei anni per la restituzione dei soldi e semplificazioni burocratiche per un’erogazione rapida del credito, oltre l’erogazione della liquidità alle imprese, quello del rinvio delle scadenze fiscali e delle amministrative al prossimo autunno, il golden power e la giustizia.
Via libera dal Governo al decreto sulla scuola che prevede, tra l’altro, l’assunzione di 4.500 docenti chiesta dal Ministero per recuperare parte dei posti liberati nell’estate del 2019 da ‘Quota 100’. I posti dovranno essere coperti dai vincitori di concorso o da chi è nelle graduatorie ad esaurimento.
Sono previste anche norme per il rinvio delle scadenze fiscali e lo scudo del Golden power per evitare scorrerie sulle aziende strategiche italiane. C’è anche il decreto che prepara la fine di quest’anno scolastico e l’inizio del nuovo.
“Come primo provvedimento, per il dopo emergenza, – rileva Enrico Rossi, presidente della Toscana- dobbiamo creare un’industria nazionale, o al limite europea, degli strumenti sanitari che mettiamo in campo quando c’è da affrontare un’emergenza. Non possiamo dipendere da una mascherina”.
“Se una parte importante della popolazione sarà vaccinata contro la comune influenza, – afferma il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti – i medici potranno riconoscere i sintomi del Covid in maniera più tempestiva per fermare la diffusione. E non ci sarà sovrapposizione di malati negli ospedali. Sarà parte del nostro piano per la ripartenza: sanità, sostegno all’economia per il lavoro, welfare e guida ai comportamenti individuali a tutela di tutti”.
“Le Regioni – afferma l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, – non posso operare in deficit essendo obbligate dalla normativa al pareggio di bilancio, questa circostanza, in mancanza di correttivi che rimuovano i contributi al risanamento della finanza pubblica e in un contesto di grave crisi finanziaria, si risolve inevitabilmente in un con concreto pregiudizio per i livelli di assistenza e delle prestazioni in presenza di situazioni straordinarie che determinano rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria generale del Paese, come quelle conseguenti alla pandemia”.
Intanto il commissario Ue per l’Economia Gentiloni e quello per il mercato interno Breton firmano un intervento per perorare l’idea di “un fondo europeo concepito per emettere obbligazioni a lungo termine”. All’Eurogruppo “stiamo convergendo su alcune misure ma dobbiamo essere chiari che uno strumento di bilancio comune è necessario se vogliamo evitare un impatto asimmetrico della crisi”: lo ha detto il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni. “Per me è cruciale costruire la consapevolezza che questo” forte stimolo di bilancio “dovrebbe avere contributi nazionali ma anche europei”, e “questo strumento comune deve essere messo in campo presto, non fra due anni”.
“Io sono fiducioso che entro domani sera si possa arrivare a una decisione comune”, dichiara il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz sull’eurogruppo di domani dedicato ai mezzi da usare per reagire agli effetti del coronavirus in Europa. Scholz ha aggiunto che l’eventuale utilizzo del Mes non significa l’arrivo della troika come nel 2012. Disponibilità di altri 8 miliardi di euro dalla Ue per le piccole medie imprese. La Commissione europea sblocca 1 miliardo di euro dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis) attraverso il Fondo europeo per gli investimenti (Fei) che emetterà garanzie per 8 miliardi per incentivare le banche e altri finanziatori a fornire liquidità a 100mila Pmi europee colpite dall’impatto economico del virus.
Riparte gradualmente e nel rispetto delle misure di sicurezza la produzione industriale in alcuni settori. Si riattiva lo stabilimento Arcelor Mittal di Cornigliano, fermo dal 23 marzo per l’emergenza coronavirus, per l’avvio graduale del ciclo della banda stagnata per la produzione delle lattine per l’industria alimentare (la richiesta è aumentata). E tornano a produrre anche gli impianti di ‘Acciai speciali Terni’, dopo il nulla osta del prefetto. A tornare in fabbrica, circa un migliaio di dipendenti su 2.331.
Infine l’Istat nella ricerca ‘Spazi in casa e disponibilità di computer per bambini e ragazzi’, rileva che nel periodo 2018-2019, il 33,8% delle famiglie non avevano computer o tablet in casa, la quota scende al 14,3% tra le famiglie con almeno un minore. Solo per il 22,2% delle famiglie ogni componente ha a disposizione un pc o tablet. Al Sud la percentuale supera il 41%, con Calabria e Sicilia in testa (rispettivamente 46% e 44,4%). Nel Mezzogiorno è più elevata anche la quota di famiglie con un numero di computer insufficiente rispetto al numero di componenti: solo il 14,1% ne ha almeno uno per ciascuno.