Il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità:”Si parla troppo di fase 2. ieri ci sono stati più di 500 morti e i casi totali sono ancora tanti”.

© AGF – Il direttore delle malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Giovanni Rezza
La fase 1 dell’emergenza coronavirus non è superata secondo Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Iss.
“E’ evidente che dobbiamo prepararci alla riapertura, dobbiamo studiarne bene tempi e modi ma c’è troppa pressione, si parla troppo di ‘fase 2‘: ancora ieri ci sono stati più di 500 morti e i casi totali sono ancora tanti. Siamo ancora nella fase 1, non bisogna dimenticarlo”, ha detto Rezza ad “Agorà” su Raitre.
“Ospedali e Rsa sono luoghi in cui l’epidemia si è amplificata”, ha sottolineato Rezza , secondo cui “la mancanza di dispositivi di protezione individuale, la scarsa preparazione nel controllo delle infezioni, l’invecchiamento della popolazione sanitaria – ha ricordato Rezza – sono condizioni che si sono accumulate negli anni sul territorio. Ci sono stati troppi focali ospedalieri, sintomatica l’alta percentuale di operatori sanitari tra i contagiati”.