Percentuali a tre cifre, in alcuni casi addirittura a quattro. La tragedia del Coronavirus sta tutta nei drammatici numeri dei decessi. Quelli diffusi dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, che purtroppo confermano le analisi già effettuate nelle scorse settimane.

I dati sono stati pubblicati sul sito dell’Istituto. «L’Istat, grazie alle sinergie attivate con il Ministero dell’Interno per l’acquisizione tempestiva dei dati dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) è in grado di contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione della situazione legata all’emergenza sanitaria da COVID-19», recita l’introduzione.

L’istituto specifica che i numeri riguardano «la mortalità generale di una parte dei comuni subentrati nell’ANPR, che a oggi ammontano a 5.909, circa tre quarti del totale dei comuni italiani». Viene inoltre chiarito che «i dati messi a disposizione non riguardano un campione di comuni, ma una selezione di questi ultimi (pari a 1.689 dopo l’aggiornamento settimanale) operata sulla base di una valutazione della completezza e della tempestività delle informazioni raccolte, nonché dei criteri statistici descritti nella nota esplicativa».

Per quanto riguarda il nostro territorio, i comuni presenti sono diversi. E le cifre lasciano poco spazio a interpretazioni. Prima di vederle, bisogna specificare che l’Istat ha operato un raffronto tra i decessi nella forbice 1° marzo – 4 aprile 2019 e lo stesso periodo di quest’anno.

Ad Albino si è passati dai 24 morti dell’anno scorso ai 155 di quest’anno con un aumento del 545,8%. Ad Alzano dai 10 decessi del 2019 ai 112 del 2020, un aumento del 1020%. Ad Ardesio l’anno scorso i morti erano stati 5, quest’anno 23 (aumento del 360%). A Bossico il peridio marzo-aprile del 2019 aveva registrato 2 soli morti, quest’anno 7 (250% in più).

A Casnigo si è passati dai 4 decessi del 2019 ai 37 di quest’anno (aumento dell’825%). A Castro dai 3 del 2019 ai 9 del 2020 (200%). A Cene dai 5 del 2019 ai 38 del 2020 (660%). A Clusone dai 12 del 2019 ai 95 del 2020 (691,7%). A Colzate dai 2 del 2019 ai 10 del 2020 (400%). A Costa Volpino dagli 8 del 2019 ai 54 del 2020 (575%). A Fonteno nel 2019 un solo morto, nel 2020 10 (900%). Nel 2019 un solo decesso anche a Gandellino e 10 nel 2020 (900%). A Gandino 10 decessi nel 2019 e 55 nel 2020 (450%).

A Gazzaniga si è passati dai 7 del 2019 ai 71 del 2020 (914%). A Gorno dai 2 del 2019 ai 13 di quest’anno (550%). A Leffe dai 7 del 2019 ai 60 di quest’anno (757%). A Lovere dagli 11 del 2019 ai 31 di quest’anno (181,8%). A Nembro dai 17 del 2019 ai 154 del 2020 (805,9%). A Peia dai 7 del 2019 ai 18 del 2020 (157,1%). A Pradalunga dagli 8 del 2019 ai 46 del 2020 (475%). A Schilpario dai 2 del 2019 ai 15 del 2020 (650%). A Selvino un solo decesso nel 2019 e 19 nel 2020 (1800%). A Sovere decessi passati dai 4 del 2019 ai 43 del 2020 (975%). A Valbondione un solo decesso nel 2019 e 13 nel 2020 (1200%). Anche a Villa d’Ogna un solo morto nel 2019, 14 nel 2020 (1300%).