Le speranze del Bari prendono corpo con la testa alla ripresa degli allenamenti

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E così il Bari torna in pista quando le speranze erano diventate fioche dopo l’esito dell’Assemblea di Lega che aveva, di fatto, arbitrariamente decretato la promozione delle prime tre dei gironi ed i Carpi quale migliore quarta da promuovere. E mentre Ghirelli continua a non arrendersi intestardendosi sulle proprie decisioni, con la FIGC continua il braccio di ferro, mentre la società di De Laurentiis comincia a preparasi per la possibile ripresa del torneo nelle forme e nelle modalità che verranno stabilite, ovvero se sarà previsto il proseguimento con le giornate ancora mancanti o se si ricomincerà coi playoff e playout. Di certo è che il Bari vede con maggior fiducia alla possibilità di promozione in B, cosa che è mancata dopo l’Assemblea della Lega Pro che ha previsto promozioni a tavolino per di più con una quarta promossa che, in realtà, era “terza” e non migliore seconda (il Carpi), insomma una soluzione degna del miglior finale di “Intrigo internazionale” di Alfred Hitchcock. Ora è diverso. Adesso si comincia ad entrare nell’ottica di idee che occorre organizzare il lavoro già di per sé mai interrotto fino adesso in quanto i giocatori hanno svolto lavori personalizzati nelle proprie abitazioni. Ma si sa, una cosa è lavorare con gli attrezzi, un’altra è sudare in campo rinvangando schemi, geometrie esistenziali, lavori di tattica e di tecnica.

Probabilmente occorrerà un mese per tornare a giocare le partite previste nelle varie giornate che mancano ancora, e se così fosse – come scrive la Gazzetta del Mezzogiorno – occorrerebbero ventitré date utili per giocarsi dodici giornate nei gironi A e B, compresi i recuperi, mentre ne occorrerebbero otto per il girone C, a questi si andrebbero ad aggiungere i nove turni dei playoff, dei playout e delle finali di Coppa Italia di serie C. E se così fosse, si dovrebbe ripartire da luglio terminando giusto in tempo il 20 di agosto, termine perentorio disposto dal Consiglio Federale dell’altro giorno. Ma così facendo si dovrebbe andare a mille allora giocando praticamente ogni tre giorni sperando, ovviamente, che nel frattempo la curva dell’epidemia non torni a salire perché, in tal caso, verrebbe definitivamente annullato tutto con i conseguenti verdetti a tavolino. E per ottemperare questi ritmi, oltre che ad una preparazione particolare per scongiurare strappi muscolari e malanni vari che mai come in questi casi potrebbero emergere, occorrerebbero almeno quattro settimane di allenamento collettivi. Il che vorrebbe dire che le squadre dovrebbero iniziare il lavoro entro i primi di giugno, vale a dire tra dieci giorni.

All’attualità manca una data ufficiale per la serie C, per questo nessuna società ha ripreso gli allenamenti collettivi. A ciò occorre ricordare che i medici della serie C hanno espresso il loro parere a riguardo manifestando il corale diniego nel proseguire a giocare alludendo ai protocolli sanitari che pressoché tutte le squadre non possono attuare. Ed è per questo che, con ogni probabilità, la serie C difficilmente tornerà in campo per svolgere tutte le giornate mancanti.

Solo il Bari, evidentemente, in compagnia di un’altra manciata di società, si dichiarano pronte ad affrontare il prosieguo del torneo. Infatti la società barese è da sempre allocata presso il mitico Victoria Park Hotel, sede storica dei ritiri del Bari, che verrebbe “requisito” dalla società sanificandone gli spazi. E se il nuovo Consiglio Federale, previsto per il 3 giugno, dovesse dare indicazioni positive, il Bari si rimetterebbe subito al lavoro.

L’altra ipotesi di cui abbiamo accennato prima è la disputa dei soli playoff e playout, soluzione, a questo punto, più plausibile a causa delle probabili defezioni della stragrande maggioranza di società che non vogliono proseguire il campionato. Per tale eventualità potrebbero rispondere quelle 18 società che hanno espresso il proprio voto a favore dei playoff a cui si potrebbe aggiungere qualcun altra che potrebbe inserirsi all’ultimo minuto. Sicché se si cominciasse a giocare con 28 squadre, il tutto dovrebbe risolversi in due settimane. Così facendo ci si potrebbe permettersi il lusso di riprendere gli allenamenti anche dopo il 15 giugno coi playoff che partirebbero a fine luglio per concludersi il 20 di agosto, dunque con un tempo maggiore a disposizione per allenarsi, così da potersi giocare la promozione in B in soli quindici giorni su tre campi di gioco individuati dalla FIGC situati nello stivale italiano così da limitare gli spostamenti. Si parlava di Novara, di Coverciano e di Catania che dispongono di attrezzature complete per vitto, alloggio e strutture di gioco e di allenamento.

Nel documento delle FIGC c’è una frase ad effetto riguardante l’eventualità non si potesse procedere col campionato sia con le giornate sia coi playoff, infatti in tal caso si procederebbe con la stesura delle classifiche con nuovi criteri e nuovi coefficienti sicuramente differenti da quelli proposti dalla Lega Pro che – si ricorderà – si sono basati sulla media ponderata, in modo che, se così dovesse andare a finire, il Bari avrebbe qualche chance in più rispetto a tutte le concorrenti, in quanto non solo ha giocato più partire, non solo ha disputato più gare in trasferta, ma ha anche affrontato tutte le favorite, tutti parametri a favore del Bari, senza dimenticare l’indotto, il bacino di utenza e la media spettatori che farebbe lievitare ancor di più una eventuale valutazione.

 

Massimo Longo

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