Il libro è dedicato alla comunicazione dell’emergenza Covid-19. Non un j’accuse, ma un’analisi di quanto accaduto sin dai primi sintomi dell’emergenza, con un focus sulle strategie per la gestione della crisi in Italia
Proporre una riflessione costruttiva sui processi della comunicazione emersi in Italia durante l’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19, ricostruendo ed esplorando le scelte e le strategie messe in campo per rispondere a un’infodemia che si è diffusa con la stessa rapidità della pandemia. Sono questi gli obiettivi di #Zonarossa. Il Covid-19 tra infodemia e comunicazione, il libro di Lelio Alfonso e Gianluca Comin con la prefazione di Walter Ricciardi, edito da Guerini e Associati, disponibile dal 15 giugno in edizione digitale e da luglio in libreria.
#Zonarossa è il primo libro dedicato alla comunicazione dell’emergenza Covid-19. Non un j’accuse, ma un’analisi puntuale e documentata di quanto accaduto sin dai primi sintomi dell’emergenza, con un focus sulle strategie per la gestione dell’emergenza in Italia a partire dallo scorso 11 marzo, quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dichiara il Paese “Zona Rossa” e il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Ghebreyesus ammette davanti al mondo la portata globale del Covid-19.
“Il nostro Paese, diversamente e forse più di altri, è stato colpito da questa infodemia che ha confuso l’opinione pubblica, travolto i media e messo in crisi le istituzioni” – spiega Lelio Alfonso – “Di “malattia dell’informazione”, proprio come di una qualsiasi patologia, in questo libro si effettua una diagnosi, si valuta una prognosi e si propone una terapia. La nostra tesi è che la comunicazione ha avuto e avrà un ruolo sempre più centrale in questa vicenda e in tutte quelle che richiameranno situazioni di emergenza collettiva. Lo sarà nel favorire i messaggi, agevolare la comprensione, limitare le incomprensioni”.
“Abbiamo assistito – sottolinea Gianluca Comin – al più massiccio e coordinato piano di comunicazione sociale mai sperimentato dal dopoguerra, non solo in Italia. Piano che ha utilizzato le piattaforme broadcasting tradizionali, i media di tutti i tipi, ma anche i social network, e che ha coinvolto le istituzioni, ma anche testimonial riconosciuti dalle persone come opinion leader e influencer. La comunicazione in situazione di crisi è capacità di previsione, è reazione tempestiva, è coerenza nei messaggi e trasparenza nelle azioni. Richiede competenze professionali e abilità nel comprendere il contesto sociopolitico in cui si opera”.
Attraverso un’analisi costruttiva delle scelte di comunicazione delle istituzioni e del mondo politico, il libro riflette sulle conseguenze che queste hanno avuto. Gli errori e le omissioni, ma anche le scelte, le intuizioni e gli insegnamenti che una situazione mai vista ha portato con sé diventano così l’occasione ripensare le strategie di governance e di gestione del bene comune, per evitare il ripetersi di cortocircuiti istituzionali e mediatici dannosi tanto al cittadino quanto per la reputazione stessa dei media e delle Istituzioni del nostro Paese.