Infermiera positiva al Covid, isolato un ospedale a Pechino 

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Resta alta l’attenzione per il nuovo focolaio nella capitale cinese, dove si contano 183 contagiati. Un funzionario del Chinese Center for Disease Control and Prevention, Zhang Yong, ritiene che il virus possa essere di origine europea 

© LIAN ZHEN / XINHUA / XINHUA VIA AFP – OSPEDALE, CINA

AGI – Un ospedale di Pechino, il Peking University International Hospital, polo di prestigio della sanità cinese, è stato sottoposto a misure di isolamento dopo che un’infermiera è risultata positiva al Covid-19 nella giornata di ieri. Lo riferisce il tabloid Global Times.

L’infermiera è entrata in contatto con un paziente che ha contratto il coronavirus proveniente dal distretto di Haidian, a nord-ovest di Pechino, il 14 giugno scorso.

Da giovedì scorso, quando si verificò il primo caso accertato Covid-19 nella capitale cinese dopo 55 giorni a contagi zero, Pechino conta 183 contagi sviluppatisi in seguito al focolaio al mercato all’ingrosso di generi alimentari Xinfadi, nel distretto sud-occidentale di Fengtai.

Il nuovo focolaio “europeo”

La Cina, inoltre, ritiene che il coronaviurs diffusosi dal focolaio del mercato all’ingrosso Xinfadi a Pechino, che ha provocato 183 contagi in otto giorni, possa essere di origine europea. Lo sostiene un funzionario del Chinese Center for Disease Control and Prevention, Zhang Yong, in un articolo pubblicato sul sito web della Commissione Centrale per l’Ispezione e la Disciplina, l’organo del Partito Comunista Cinese noto per la caccia ai funzionari corrotti, che cita studi preliminari.

“In base ai risultati preliminari dallo studio genomico ed epidemiologico, il virus viene dall’Europa, ma e’ differente dal virus che attualmente si sta diffondendo in Europa. E’ piu’ vecchio del virus che si sta diffondendo, in Europa”, scrive Zhang. Il virus, ha proseguito, potrebbe essersi nascosto in prodotti surgelati importati o in ambienti “cupi e umidi” come il mercato Xinfadi, in aree non sottoposte a disinfezione e sterilizzazione.

Proprio oggi, il centro cinese ha annunciato di avere pubblicato il sequenziamento del genoma del virus e di avere fornito i dati all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo i dettagli diffusi dalla Cina, i dati del genoma sono stati raccolti dallo studio di tre campioni – due umani e uno ambientale – prelevati dal mercato Xinfadi l’11 giugno scorso, quando si verificò il primo caso di contagio da Covid-19 a Pechino dopo 55 giorni di zero contagi.

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