2020-06-25

In light of the growing risks of a deterioration of the situation in Libya and regional escalation, France, Germany and Italy call on all Libyan parties to immediately and unconditionally cease fighting and to suspend the ongoing military build-up throughout the Country.

They also urge foreign actors to end all interference and to fully respect the arms embargo established by the United Nations Security Council. They encourage the swift conclusion of negotiations within the 5+5 military working group under the auspices of UNSMIL to enable the signature of a sustainable and credible ceasefire agreement.

This is an essential element to create the necessary climate for the concrete resumption of inter-Libyan political dialogue which will enable a sustainable resolution to the conflict. All efforts in this regard, including the Egyptian initiative announced on 6 June, must be encouraged. Any initiative  in support of a cease-fire agreement and of negotiated political settlement of the Libyan crisis must be fully inclusive and be firmly anchored to the architecture of the Berlin Process which remains the only viable framework.

Traduzione di cortesia

Alla luce dei crescenti rischi di un deterioramento della situazione in Libia e di un’escalation regionale, Francia, Germania e Italia fanno appello a tutte le parti libiche affinché cessino i combattimenti immediatamente e senza condizioni e sospendano la corsa agli armamenti in corso in tutto il Paese.

Esortano inoltre gli attori stranieri a porre fine a tutte le interferenze e a rispettare pienamente l’embargo sulle armi istituito dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Incoraggiano la rapida conclusione dei negoziati nell’ambito del gruppo di lavoro militare 5 + 5 sotto l’egida di UNSMIL per consentire la firma di un accordo di cessate-il-fuoco sostenibile e credibile.

Questo è un elemento essenziale per creare il clima necessario per la concreta ripresa del dialogo politico inter-libico che consentirà una risoluzione sostenibile del conflitto. Tutti gli sforzi in tal senso, compresa l’iniziativa egiziana annunciata il 6 giugno, devono essere incoraggiati. Qualsiasi iniziativa a sostegno di un accordo di cessate-il-fuoco e di una soluzione politica negoziata della crisi libica deve essere pienamente inclusiva e saldamente ancorata all’architettura del processo di Berlino che rimane l’unico quadro praticabile.