Coronavirus: Speranza, non e’ esclusa una seconda ondata

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Una seconda ondata del coronavirus e’ possibile, e serve cautela. Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza ad Agora’ estate. “La comunita’ scientifica non la eslcude – ha spiegato- noi ci auguriamo che non ci sia, ma di fronte al rischio dobbiamo conservare le regole di cautela, utilizzare le mascherine, evitare assembramenti e lavare le mani. E poi rafforzare il Ssn, negli ultimi cinque mesi abbiamo messo piu’ soldi che negli anni passati. Per me e’ solo l’inizio”.

 Una seconda ondata in autunno? “La comunità scientifica non la esclude. Non è certa. E noi ci auguriamo chiaramente che non ci sia”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto alla trasmissione “Agorà estate’ su Rai3, che ha spiegato come sarà affrontata un’eventuale nuova emergenza. “La comunità scientifica dice che è possibile una seconda ondata – ha aggiunto Speranza – e di fronte a questo noi possiamo fare due cose. La prima: conservare atteggiamenti di prudenza, di cautela. In modo particolare seguire le tre regole essenziali: l’uso delle mascherine; evitare assembramenti e mantenere distanza di sicurezza di almeno un metro; conservare misure igieniche a partire dal lavaggio delle mani. E’ questo che chiediamo ai cittadini. La seconda cosa che possiamo fare riguarda le istituzioni. Dobbiamo continuare a rafforzare il Servizio sanitario nazionale. Negli ultimi 5 mesi abbiamo messo sul Ssn più soldi che negli ultimi 5 anni”, ha precisato il ministro precisando che “per me è solo l’inizio”.

“Sara’ piu’ importante quest’anno fare il vaccino anti influenzale. Abbiamo abbassato la raccomandazione a farlo a 60 anni da 65 e lo faremo anche per i piu’ piccoli. Lo facciamo perche’ i sintomi dell’influenza sono simili a quelli del Coronavirus e la vaccinazione ci puo’ aiutare a non fare confusione e a riconoscerlo immediatamente. Il vaccino quest’anno e’ ancora piu’ importante”, ha detto il ministro della Salute.

“Quando ci sono questioni che hanno a che fare con la salute, bisogna abbassare le bandierine di appartenenza a dei partiti”. Il ministro della Salute commenta così la posizione del leader della Lega Matteo Salvini, critico sulla App Immuni per il tracciamento dei contatti a rischio in questa fase dell’emergenza coronavirus. “L’App Immuni è uno degli strumenti che abbiamo messo in campo per provare a contenere e a contrastare questo virus”, ha ricordato il ministro che la ritiene “utile e importante”. In generale però, ha tenuto a ribadire Speranza, “penso che su questo obiettivo, la tutela della salute, non devono esserci differenze politiche”, ma “dovremmo tutti quanti spingere nella stessa direzione. Di fronte alla tutela del diritto alla salute non ha senso distinguersi, litigare, sollevare polveroni – ha ammonito – Proviamo insieme a portare questo Paese fuori dalla crisi sanitaria e a farlo ripartire con tutta l’energia che abbiamo”. 

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