Lecce citta’ fortezza: the wall experience

Puglia

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E’ solo da pochi anni che cittadini e turisti godono di quel gioiello di Lecce a lungo dimenticato, le Mura Urbiche. Il capoluogo salentino, tanto noto per la sua architettura barocca, è vivo testimone del cruciale passaggio dall’età medievale all’epoca moderna e per secoli è stato abbracciato dalle fortificazioni cinquecentesche, alta espressione dell’architettura militare rinascimentale.

Il complesso monumentale delle Mura Urbiche è stato oggetto di un lungo lavoro di recupero, tutela e valorizzazione a partire dal 2011 e ha dato vita al The Wall Experience, un progetto che punta alla rivitalizzazione di un passato finalmente restituito alla memoria collettiva e fruibile in un eccezionale itinerario turistico-culturale, che peraltro trova un continuum nel complesso degli Olivetani, nel Cimitero monumentale e nel Parco di Belloluogo, tutti ubicati all’ingresso settentrionale di Lecce.

L’opera di restauro ha interessato in particolare il tratto nord-occidentale della cinta muraria che l’imperatore Carlo V d’Asburgo volle erigere a fronte tanto della minaccia turca che in quegli anni imperversava sul Salento, quanto delle armi da fuoco, le nuove tecnologie belliche che richiedevano il rafforzamento delle strutture difensive. La cinta muraria in effetti cambiò completamente faccia grazie al lavoro dell’ingegnere militare Gian Giacomo d’Acaya, il quale trasformò il curvilineo circuito medievale in un’imponente forma poligonale ai cui vertici si impostavano possenti bastioni lanceolati: testimone di tale ingegno è l’ aggressivo Bastione di San Francesco a doppia tenaglia, il baluardo nord-occidentale restituito alla città nel giugno del 2017 e che costituisce il punto di partenza dell’Esperienza Mura.


L’intervento di recupero ha interessato anche l’adiacente area ex Carlo Pranzo, dove è stato restaurato il tratto di rettilineo della muratura alle cui spalle, attraverso una passerella installata nel 2018, si svela il pittoresco giardino Giaconia che getta il visitatore nel barocco del centro storico. L’ex stadio leccese non solo ospitava il fossato, oggi completamente svuotato, ma anche un tratto di strada romana, portato alla luce dagli scavi archeologici coordinati dal professore Paul Arthur – docente di archeologia medievale presso l’Università del Salento –, che doveva verosimilmente essere appendice della via Traiana, successivamente celato dalle modifiche d’età medievale.

I giochi di luce che oggi colorano i camminamenti delle Mura e le aree verdeggianti che vivificano tutta la zona dell’ex Carlo Pranzo regalano nuova vita all’intero percorso, e ne fanno un parco storico-culturale che inevitabilmente diventa un collante urbano: The Wall Experience si fa così portavoce del passato di una città fortezza che merita di essere conosciuta e valorizzata.

Michela Miccolis

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