Recovery Fund. Conte, Italia e Francia unite. Consiglio Ue sia pronto con la storia

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Prosegue il lavoro diplomatico delle cancellerie per trovare un accordo sul Recovery Fund. La cancelliera tedesca Merkel ha ricevuto il premier spagnolo Sanchez, atteso domani anche da Macron. “Faremo di tutto per un accordo entro luglio” ha detto il leader iberico ricordando che “l’Europa non e’ stata costruita sui veti, ma sul dialogo”. Il primo ministro olandese Rutte chiede che i “sussidi” europei comportino “condizioni molto rigide” e vengano decisi solo se “saranno effettivamente fatte riforme serie”. Per il premier italiano Conte”siamo in una fase cruciale del negoziato, lavoriamo affinche’ il Consiglio europeo si faccia trovare pronto all’appuntamento della storia”. 

“Lavoriamo affinche’ il Consiglio europeo si faccia trovare pronto all’appuntamento della storia. Noi siamo consapevoli, Italia e Francia, di essere dal lato giusto della storia”. Giuseppe Conte, nel suo intervento all’ambasciata di Francia in occasione delle celebrazioni per il 14 luglio, e’ ritornato cosi’ sulla trattativa del ‘Recovery Fund’. Alla vigilia delle sue comunicazioni alle Camere previste per domani. Prima a Montecitorio poi a palazzo Madama. Il Consiglio europeo di giovedi’ e venerdi’ a Bruxelles si annuncia in salita. L’Olanda e gli altri paesi ‘frugali’ insistono: i sussidi a fondo perduto previsti vengano erogati a fronte di “condizioni molto rigide”. Roma punta sulla Cancelliera Merkel e sul presidente francese Macron (che dovrebbe vedere prima del Consiglio Ue), chiede che si agisca subito ma le trattative potrebbero prolungarsi ancora. Intanto i rosso-gialli mirano a sostenerlo. A far si’ che il premier possa andare a Bruxelles con un ‘mandato’ forte a non accettare compromessi. Sara’ questo il senso della risoluzione che Pd, M5s, Leu e Iv presenteranno domani in Parlamento. Italia viva ancora insiste sulla necessita’ che il governo prenda un impegno sul Mes ma la partita e’ ormai rimandata a settembre, anche perche’ in queste ore si sta chiudendo l’intesa sulle presidenze di commissioni (domani e’ previsto il voto). I rosso-gialli domani presenteranno una risoluzione in cui si accennera’ al Mes ma all’interno di un quadro complessivo degli aiuti previsti da Bruxelles. Ovvero dei sussidi e dei prestiti, rimandando la discussione ad una successiva valutazione del governo e del Parlamento quando sara’ appunto chiaro il quadro sul ‘Recovery fund’. 

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