La politica del dopo

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Non intendiamo ipotizzare quale sarà il futuro di questo Esecutivo che sembra avere ottenuto la “fiducia” economica dall’UE. Il problema ci interessa perché crediamo nella nostra rappresentatività politica anche oltre frontiera. I compiti del nostro Potere Esecutivo dovrebbero, però, dimostrare coerenza nel nuovo assetto comunitario. E’ rilevante avere un progetto chiaro su come gli italiani in Patria e in UE saranno considerati. Lo scriviamo senza polemiche di sorta e col principio che il “giusto” non è mai solo da una parte.

I politici italiani continueranno, nonostante la Pandemia e la Recessione, ad avere spazio per esprimere loro specifiche argomentazioni; chiaramente con meno polemiche per tentare d’uscire dal limbo della crisi. Tra l’altro, si dovrebbe porre termine al “carrozzone” dei partiti che ci confonde e non ci agevola per nulla. E’ venuto il tempo per aggiornare il ruolo dei parlamentari italiani; indipendentemente dal Partito d’appartenenza.

Ci offriamo, di conseguenza, come connessione per aprire un dialogo che intendiamo supportare per evitare d’arrivare, nel 2021, al “dunque”; ma con una confusione dei “ruoli” che stonerebbero con la situazione politica internazionale. Della quale, comunque, sollecitiamo maggiore comprensibilità. Ora, la politica europea e la sua gestione resta la realtà più importante anche per il futuro del Bel Paese; anche se i mesi che ci aspettano saranno difficili sotto ogni profilo. 

Giorgio Brignola

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