Il Bari e Vivarini – Una questione privata parafrasando Fenoglio

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“Una questione privata”. Si, è vero, esso è il titolo di un celebre romanzo di Fenoglio dove il protagonista era un partigiano badogliano che nel nostro caso è trasfigurato nella questione privata tra Vincenzo Vivarini e la società del Bari, nella figura di Matteo Scala che non ha ancora rinnovato il contratto ma la cui riconferma, tuttavia, dovrebbe essere una formalità.

E si, perché, come anticipato ieri nel nostro articolo, contrariamente da quanto si è detto ieri, l’incontro era fissato per ieri sera, massimo oggi, ma, come nelle previsioni, è slittato tra domani e dopodomani. C’è ancora, dunque, il dubbio se ricominciare insieme o meno. Anche perché da lunedì, il tecnico sarà in vacanza fino al giorno in cui – posto che venga confermato – scatterà il ritiro. E’ evidente, dunque, che le posizioni siano ancora lontane e la società, per cautelarsi, sta valutando alcune opzioni prima di prendere quella decisiva. Per contro Vivarini ha le idee chiare su ciò che serve al Bari che, come detto più volte, dovrà imprescindibilmente, vincere il campionato senza se e senza ma. E pertanto il tecnico ha messo sulla bilancia quei 5-6 giocatori che eleverebbero il tasso tecnico e soprattutto quello di esperienza. La Gazzetta del Mezzogiorno parla di Ninkovic, il giocatore tanto voluto a gennaio scorso ma che non si è riuscito a prendere, un giocatore che Vivarini conosce bene e che, a detta sua, potrebbe fare la differenza in campo nonostante il suo non facile carattere. Quindi occorre lavorare per sfoltire la rosa ed avere almeno una alternativa valida e funzionale per ogni ruolo tenuto conto che la rosa non dovrà superare le 22 unità da quest’anno.

La società verrebbe pure incontro alle richieste dell’allenatore ma non vorrebbe che il patrimonio giocatori concettualizzati venisse impoverito. Dunque occorre mettere nero su bianco il budget da utilizzare e i nomi dei giocatori da prendere, da confermare e da disfarsi senza guardare in faccia a nessuno. E solo in questo caso si capirà se ci saranno i presupposti per tornare a navigare insieme per approdare nel porto della serie B. Insomma, da adesso non si scherza.

Si diceva che la società, nel frattempo, si sta guardano attorno per non farsi trovare impreparata, ed in tal senso avrebbe optato come alternative Gaetano Auteri, un esperto conoscitore della serie C oltre ad essere un esperto in promozioni, in secondo luogo Marco Baroni, un profilo suggestivo, ma il suo cachet è lontano dai parametri societari, senza dimenticare che con lui occorrerebbe un progetto a lunga durata. Tuttavia la priorità, a quanto pare, è quella di proseguire con Vivarini che conosce già il tessuto locale e soprattutto conosce già la squadra. Oltretutto non si può cambiare un allenatore ogni sei mesi, né ogni anno, cosa che sta facendo il Bari dai tempi di Torrente. Ne va oltre che della credibilità di una società anche quella della resa finale e della continuità tecnica.

Occorrerà, quindi, unità di intenti eliminando ogni incertezza. Si dovrà, tra l’altro, far breccia nei tifosi che, a causa della forte delusione, potrebbero, fisiologicamente, voltare le spalle alla squadra perché un altro anno di C sarebbe indigesto soprattutto se si dovesse sbagliare dal punto di vista tecnico.

 

Massimo Longo

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