La governance dei De Laurentiis, dopo il Napoli, è alle prese con l’organizzazione del Bari

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Capri, l’isola azzurra e dell’amore. E già, perché proprio nell’isola del celebre cantante Peppino, si è svolto il summit dei De Laurentiis inerente alle loro squadre di cui sono innamorati, vale a dire quella del Napoli e quella del Bari. E se per quella del Napoli si sono gettate le basi con Gattuso, per quella del Bari è tutto rinviato ancora alle prossime ore. Così hanno deciso Don Aurelio, il figlio Edoardo, vice presidente, Giuntoli e l’amministrare Chiavelli che hanno discusso sul futuro partenopeo rinviando il discorso Bari. Insomma, sostanziatali novità rispetto ai giorni scorsi non ce ne sono, mentre la tifoseria continua a rumoreggiare per questo lungo silenzio societario.

Sicché organizzata la questione Napoli, la governance napoletana si dedicherà anima e corpo al Bari. Appare prevedibile che nelle prossime ore il presidente dei biancorossi Luigi De Laurentiis prospetti alla stessa dirigenza la questione Bari dopodiché incontrerà Matteo Scala tra oggi e domani.

L’attuale tema è, comunque, in movimento, le riconferme di Vivarini e di Scala appaiono le soluzioni più gradite alla dirigenza, ma dovranno essere valutate dai vari consulenti dei De Laurentiis, e l’impressione è che le distanze tra l’allenatore abruzzese e la dirigenza siano marcate, ma è solo un’impressione, sia inteso. Del resto Vivarini ha un altro anno di contratto e rimarrebbe volentieri a Bari a patto che venga accontentato circa le sue richieste che prevedono l’acquisto di almeno 5-6 giocatori e valide alternative pronte per essere gettate nella mischia capaci di gestire eventuali risultati positivi o che, malauguratamente, sappiano stravolgere a loro vantaggio risultati, in quel momento, negativi.

E solo se la soluzione Vivarini non fosse gradita, allora si virerebbe su altri profili, il primo fra tutti quello di Gaetano Auteri. Sempre più lontana, invece, l’ipotesi Marco Baroni che costerebbe troppo, e quella d di Attilio Tesser che viaggia, ormai, spedito verso la serie A col suo Pordenone.

E nemmeno Scala può sentirsi al sicuro a Bari. Comunque vada a finire, il DS non abbandonerà la il vascello della Filmauro in quanto, ove non dovesse essere confermato a Bari (anche con altri ruoli), finirebbe sotto l’ombra dl Vesuvio. Ed in questo caso, necessariamente, si dovrà riempire il tassello mancante. Le ipotesi si dirigono verso Giancarlo Romairone.

Infine la questione ritiro. Resta sempre fattibile la soluzione abruzzese, ma c’è la possibilità che l’orientamento preveda una soluzione casalinga sul terreno della Guardia di Finanza nei pressi dell’aeroporto.

Ma occorre fare in fretta. Il calcio non attende.

 

Massimo Longo

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