Discoteche chiuse per arginare i contagi da coronavirus

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Lo hanno deciso Governo e Regioni durante una riunione di fronte alla crescita dei casi (“significativa” secondo il ministro Speranza) e agli assembramenti nei locali da ballo e nelle disco all’aperto. Previsto un sostegno per il settore. Protesta Salvini 

© MARIO LAPORTA / CONTROLUCE / CONTROLUCE VIA AFP – Una discoteca a Capri

Discoteche chiuse in tutto il Paese e obbligo di indossare la mascherina dalle 18 alle 6 del mattino nei luoghi della movida. Il governo interviene così per fronteggiare l’incremento dei contagi da coronavirus registrato negli ultimi giorni. Nel corso di una riunione durata oltre due ore, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha spiegato ai presidenti di Regione collegati in videoconferenza che il provvedimento si è reso necessario e urgente a causa “della ripresa dei casi, che è significativa anche alla luce dei contagi nel contesto europeo“.

Con questo provvedimento, ha aggiunto secondo quanto viene riferito, “diamo al Paese il segnale che bisogna tenere alta l’attenzione”. Decisi anche aiuti agli imprenditori del settore. Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, si attende danni economici ingenti, “ma non vedo alternative”, ha spiegato. “Serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo”, ha insistito assicurando che il governo farà il possibile “per dare un sostegno alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto”.

Sulla stessa linea anche il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. “Restiamo uno dei paesi più sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria; questa condizione non è casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora – ha aggiunto – è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili”.

Critiche dal centrodestra

La maggior parte delle Regioni si sono dimostrate d’accordo con le decisioni annunciate dal governo. Il Friuli Venezia Giulia ha espresso contrarietà. Il presidente Massimiliano Fedriga ha chiesto “di individuare una mediazione, quale l’introduzione dell’obbligatorietà delle mascherine sulle piste da ballo, che potesse garantire agli esercizi interessati di poter proseguire le loro attività”. Un appello rimasto inascoltato.

Critico anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha attaccato il governo: “Solo oggi sono sbarcati più di 200 clandestini e il problema è che siano gli italiani, i baristi, i ristoratori, i ragazzi, i lavoratori è surreale. Questo governo è incapace di difendere i confini, la salute e i risparmi degli italiani e se la prende con i ragazzi che escono e che si vogliono divertire. È una follia”. Anche per Fratelli d’Italia, con Ignazio La Russa, il governo con la sua ordinanza “si accanisce contro i giovani che vogliono stare insieme. Anziché rendere operative misure di distanziamento attualmente inesistenti in tante situazioni (dagli aerei alle spiagge libere tanto per fare due esempi) ci si accanisce coi luoghi di incontro all’aperto dei giovani senza che vi sia una certificata esigenza clinica”.

Più cauta Forza Italia. Per Maria Stella Gelmini, capogruppo alla Camera, la scelta dell’esecutivo è “comprensibile” ma “gli aiuti per i gestori, questa volta, dovranno essere concreti e immediati”, ha sottolineato. Dalla maggioranza è arrivato invece il plauso di Italia viva. “Bene l’ordinanza del ministro Roberto Speranza e la decisione del Governo (assieme alle Regioni). È la scelta giusta”, ha affermato il deputato Marco Di Maio.

Insoddisfatti gli operatori del settore. Negativo il giudizio di Maurizio Pasca, presidente nazionale Silb, il sindacato imprenditori locali da ballo di Confcommercio. “La discoteca è capro espiatorio di piaghe sociali come l’alcol, la droga, la violenza, che secondo le statistiche trovano sfogo al di fuori di essa e non dentro. E ora capro espiatorio di un virus che ci risulta di carica virale bassissima. Osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il contagio si fermerà. Per ora – ha affermato – chiediamo al governo aiuti fattivi per le nostre aziende, che sono chiuse da fine febbraio e hanno dipendenti, affitti, tasse da pagare”

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