Aria di rivoluzione, per dirla alla Battiato. E già, perché gli stati generali biancorossi hanno preferito una rivoluzione tecnica piuttosto che accontentare Vivarini che, verosimilmente, aveva alzato l’asticella economica.
Ma andiamo con ordine. Termina, di fatto, oggi l’avventura di Matteo Scala che passa alla corte angioino-napoletana con lo status di team manager nonostante, col Bari, abbia conseguito il patentino di direttore sportivo, un divorzio, questo, indolore e, se vogliamo, preannunciato.
Scala aveva organizzato e amministrato l’area tecnica sin da due anni fa quando fu chiamato a metter su dalle macerie di un fallimento maledetto una squadra da serie D che avvicinasse la tifoseria delusa alla squadra, e che vincesse il campionato possibilmente senza tanti problemi e così è stato, reclutando Cornacchini come tecnico. Poi, una volta sbarcati in C, ha dovuto comporre lo scacchiere per vincere il campionato di serie B e, errori di valutazioni contrattuali a parte, e con altri errori nel reclutare giocatori poco utili alla causa, è arrivato ad un passo dalla promozione arrivando, di fatto, secondo dietro la Reggina che ha dominato il girone.
Al suo posto arriverà Giancarlo Romairone che, di fatto, può considerarsi già nuovo DS biancorosso. Il nuovo DS sta già lavorando per reperire il nuovo allenatore biancorosso.
Per ciò che concerne la panchina, invece, termina qui la pagina in comune con Vincenzo Vivarini che, come detto all’inizio, sconta il fio di aver alzato troppo l’asticella tecnica pretendendo troppi giocatori di qualità ed una panchina capace di raddrizzare o di gestire il risultato, ciò che non è avvenuto lo scorso campionato, e pertanto la società non ha ritenuto attuabile il suo progetto tenuto conto del budget messo a disposizione dalla società. E a queste condizioni, il tecnico abruzzese, non se la sente di proseguire il cammino col Bari. Si cercherà di trovare un accordo pacifico per la rescissione del contratto così da renderlo libero sin da subito, in modo che possa accasarsi in altre squadre che già lo cercano senza indugi.
Al suo posto, quasi certamente, arriverà Gaetano Auteri che nelle prossime ore dialogherà con Romairone per sistemare alcuni dettagli e, solo in caso di clamorose avvenimenti, si ripiegherà su Fabio Caserta. Ma all’attualità, problemi grossi non se ne vedono all’orizzonte, pertanto al 99% sarà Auteri a sedersi sulla panchina del Bari per il prossimo campionato.
Il tecnico siciliano (di Floridia) è ritenuto un tecnico di assoluta garanzia in quanto è espertissimo di girone meridionale avendo maturato, così come scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, ben 762 panchine suddivise tra Ragusa, Siracusa, Igea Virtus e Gallipoli in serie D, quindi sempre tra Igea Virtus, Avellino, Crotone, Martina Franca, Gallipoli, Catanzaro, Nocerina, Matera e Benevento in serie C, e infine Nocerina e Latina in serie B dove non è stato particolarmente fortunato.
Nell’ultima stagione ha allenato il Catanzaro dove, a circa metà torneo, è stato esonerato per poi essere richiamato sul finale arrivando ad acciuffare i playoff. Auteri fu chiamato da Scala due anni fa prima di reclutare Cornacchini, ma il tecnico siciliano si era già legato al Catanzaro e, quindi, cortesemente rifiutò.
Il suo credo tattico prevede il 3-4-3 che di fatto ha saputo coniugare con altre tipologie tecniche. Predilige il gioco offensivo e ritmi alti. A Bari ritroverebbe D’Ursi e Maita. Uomo dal carattere un po’ burbero, non gli mancherà di certo il carattere per affrontare il torneo che, lo ricordiamo, mai come quest’anno, prevede la promozione diretta in serie B senza tanti giri di parole. Impresa decisamente ardua, occorre dire a margine.
Massimo Longo