Nel Bari si valuta il parco attaccanti

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La Gazzetta dl Mezzogiorno analizza la situazione “attaccanti” che, per il credo tattico di Auteri, riveste di importanza fondamentale giocando col 3-4-3. Il reparto dei giocatori d’attacco verrà sicuramente rinforzato anche perché il tecnico, in sede di presentazione, è stato abbastanza esplicito. La rosa imposta di 22 elementi non permetterà di avere tra le proprie fila molti giocatori ma sicuramente permetterà di averne due per ogni ruolo, e in attacco ce ne vorranno almeno sei, due centrali e quattro esterni (o ali come si diceva una volta), giocatori duttili abili nel disimpegnarsi in avanti senza dare alcun punto di riferimento agli avversari.

E Mirco Antenucci, in questo scacchiere, è l’uomo cardine per come viene interpretato il gioco. In un un tridente tradizionale, il bomber sarebbe potuto rimanere impigliato tra le reti difensive avversarie, mentre da esterno sarebbe stato caricato di troppa responsabilità, invece lasciandolo agire come e dove meglio crede e lasciandolo libero di creare azioni pericolose, tornando indietro per dare una mano ai compagni e partendo largo per provare il tiro in porta, potrebbe essere l’arma vincente.

Anche Simeri avrà il suo spazio. Il suo infortunio non è stato ancora smaltito e probabilmente, a causa dello stesso, l’attaccante non ce la farà per la prima di campionato, ma Auteri lo saprà attendere.

Poi c’è D’Ursi verso cui l’allenatore ha evidenziato le doti tecniche ed umane ed è certo di riportarlo agli antichi fasti calabresi.

Questi, al momento, sono i tre attaccanti che il Bari possiede almeno come potenziali titolari, e per questo occorreranno altri tre giocatori.

Il primo giocatore preso di mira è Lorenzo Candellone la cui trattativa è ben avvita da Romairone e potrebbe definirsi molto presto. Lui si troverebbe bene nel modulo d’attacco perché risponde al profilo della punta di movimento capace di partire anche dall’esterno rientrando alla perfezione nel lo scacchiere di Auteri.

Poi, una volta aperto il mercato, si cercherà di reperire un centravanti di spessore capace di muoversi bene e capace di avere il fiuto del gol e soprattutto abile nel sostituire Simeri.

Infine c’è da verificare come se la cavano Terrani e Neglia che di fatto potrebbero risultare gli uomini adatti. Terrani lo scorso anno ha vestito, saltuariamente, la casacca di fantasista con scarsi risultati, mentre quando ha giocato da esterno se l’è cavata meglio, e per questo ciò che occorre potrebbe trovarsi proprio in casa. Neglia, invece, va valutato attentamente. Per entrambi non mancano le qualità per esprimersi alla meglio.

Procede, nel frattempo, serenamente il ritiro di Cascia. ieri i biancorossi si sono tuffati in piscina per un lavoro di scarico atto a facilitare lo smaltimento delle scorie derivanti dalla prima, intensa, giornata di lavoro. E dopo un’abbondante colazione la truppa si è spostata nella palestra del centro sportivo dove ha svolto una imponente prima parte di lavoro curando aspetti legati alla mobilità articolare e al potenziamento; la seconda parte, svolta sul campo, è stata dedicata ad esercitazioni tecnico-tattiche ad alta intensità, vale a dire il possesso e la circolazione della palla.

Lavoro differenziato a scopo precauzionale per Ciofani, che ha comunque partecipato agli esercizi in palestra col gruppo, per Costa e Sabbione, mentre per Simeri prosegue la tabella di recupero personalizzata.

I biancorossi torneranno in campo oggi per una nuova doppia seduta di lavoro.

Per quanto riguarda il mercato non c’è da registrare alcuna novità sostanziale. I nomi di cui abbiamo parlato ieri sono sempre nel mirino di Romairone e si attende qualche conferma che,a questo punto, potrebbe arrivare la settimana prossima.

 

Massimo Longo

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