AgenPress – Questa mattina Cesare Battista aveva minacciato lo sciopero della fame, “avendo esaurito ogni altro mezzo per far valere i miei diritti, mi trovo costretto a ricorrere allo sciopero della fame totale e al rifiuto della terapia”. Il suo legale, Davide Steccanella. Legale  chiarisce che da oltre 1 anno e mezzo è in isolamento diurno nel carcere di Oristano, isolamento “di fatto del tutto illegittimo (la pena dell’isolamento diurno a suo tempo inflitta era di sei mesi per cui è stata scontata a giugno 2019)”.

Poche ore dopo ha ottenuto lo sconto di pena, quello previsto per legge per tutti i detenuti, perché finora “nel corso della carcerazione subita ha dato prova di partecipazione all’opera di rieducazione, facendo, inoltre, registrare una condotta regolare”. Ed è per questo il magistrato di Sorveglianza di Cagliari, Maria Cristina Lampis, ha concesso all’ex terrorista dei Pac la liberazione anticipata, ossia i “45 giorni di riduzione pena” previsti per ogni semestre scontato in caso di buona condotta. Gli è stata concessa per i due semestri scontati da gennaio 2019 a gennaio 2020. Quindi non una scarcerazione.