Le oggettive difficoltà del Bari che troverà nel girone C

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Si prevede un girone infernale ma nello stesso tempo pieno di pathos e di prestigio quello del Bari. E si, perché la squadra di Auteri è, di fatto, condannata a non vedere il nome degli avversari e camminare per conto proprio cercando di scalare la vetta sin dalla prima giornata perché, come detto più volte – ma soprattutto come chiede De Laurentiis – l’obiettivo di quest’anno è il salto in serie B diretto. Ma l’impresa non sarà affatto facile.

Come scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, questo sarà un girone più prestigioso degli altri due ma anche di tutta la serie B, col Bari, il Palermo, il Foggia, il Catania, il Catanzaro, l’Avellino, la Ternana che possono vantare di illustri passati e che sicuramente vorranno brillare di luce propria, cercando la promozione anch’esse lottando per il salto in serie B.

Dunque girone dal coefficiente di difficoltà elevatissimo. Gioca a favore del Bari il tecnico Auteri che conosce a menadito il girone, ha una precisa identità di gioco senza dimenticare la composizione di una rosa di prestigio anche se l’organico deve essere ancora completato. Si fa affidamento, naturalmente, sulla conferma di Antenucci dopo i 21 gol segnati la scorsa stagione, su una robusta difesa composta da Perrotta, Di Cesare e Sabbione, su un centrocampo, a dire il vero, ancora indecifrabile, e su un attacco che, con Simeri, lascia ben sperare soprattutto con gli innesti di D’Ursi e di Marras. Senza dimenticare i nuovi acquisti.

Si diceva delle avversarie, tutte unite dal comun denominatore della sete di vittoria e di ambizioni: c’è il Palermo che, come il Bari, ha subito l’onta del fallimento ed è ripartito dalla D facendo man bassa in categoria raggiungendo la promozione in C. Boscaglia, Floriano e Saraniti i loro top sui quali fare affidamento per cercare la promozione. Poi c’è il Catania che, sul filo di lana, è riuscito ad iscriversi dopo il subentro della nuova proprietà, società che farà affidamento su Raffaele per la panchina, su Mazzarani, Furlan e sull’argentino Izco. Quindi ci sarà la Ternana col suo mini esercito di ex baresi e con in panchina Lucarelli, l’Avellino con un altro allenatore esperto per la categoria, Braglia, e Maniero, ex barese, ad impreziosire l’attacco, il Catanzaro con Calabro anche se si sta un po’ indebolendo con le cessioni di Celiento e di De Risio, ma siamo certi che anche la squadra calabrese saprà recitare la sua parte. Infine ci sarà, con ogni probabilità, il Foggia anche se è fisiologicamente in ritardo con la composizione della rosa, ma dalla sua parte gioca il blasone che, come per il Palermo, sarà l’elemento fondamentale per recitare la propria parte. Senza dimenticare le solite outsider che sistematicamente, ogni anno, compaiono tra le prime dieci. Ed il Monopoli, che ormai è una realtà, è una di quelle squadre, insieme al Francavilla, che hanno ormai assunto esperienza e che sono pronte per il gran salto in B.

 

Massimo Longo

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