Sul caso Becciu spuntano nuovi investimenti a Londra

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© AGF –  monsignor angelo becciu (agf)

AGI – Non solo il palazzo lussuoso di Sloane Avenue 60, nel centro di Londra (acquistato nel 2014 per oltre 300 milioni di euro), il cardinale Angelo Becciu avrebbe investito, all’epoca del suo incarico come Sostituto agli Affari Generali della Segreteria di Stato vaticano, ulteriori 100 milioni di sterline (circa 110 milioni di euro) in “un portafoglio di appartamenti di altissimo livello dentro e intorno a Cadogan Square e a Knightsbridge, uno degli indirizzi residenziali piu’ costosi di Londra”. E’ quanto ha rivelato il Financial Times.

Nonostante i nuovi documenti non lascino “presagire alcun illecito”, come scrive lo stesso quotidiano economico-finanziario, certo è che “gettano ulteriore luce sulle attività finanziarie della potente Segreteria di Stato“. E mentre il Vaticano sta indagando sull’edificio in Sloane Avenue, Ivano Iai il legale della famiglia dell’ex porporato (coinvolta nello scandalo riguardo a contributi Cei e dell’Obolo di San Pietro) ha rimesso il suo mandato, a causa della divulgazione di alcune foto (e riprese da Dagospia) che lo ritraggono al mare in costume succinto e che avrebbero, di conseguenza, messo in imbarazzo la famiglia Becciu.

La riforma finanziaria della Santa Sede continua e, anzi, in questi giorni, ha subito un’accelerazione. Alla vigilia dell’arrivo in Vaticano degli ispettori della Moneyval (fino al 13 ottobre), il Comitato del Consiglio d’Europa che monitora il contrasto al riciclaggio di denaro sporco e al finanziamento del terrorismo, ieri Papa Francesco ha nominato il primo promotore di Giustizia applicato, l’avvocato Gianluca Perone, professore di Diritto Commerciale.

Inoltre si va avanti nell’idea (in realtà ci si sta lavorando dal 2013, come ha confermato il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga) di concentrare tutta la liquidità presso l’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, sottraendo quindi a diversi enti vaticani (e alla Segreteria di Stato) la gestione dei vari “tesoretti”.

E in queste ore, e merita attenzione, in volo verso Roma è il cardinale George Pell. L’ex Prefetto della Segreteria per l’Economia tornerà in Vaticano per la prima volta dal 2017, dopo essere stato assolto ad aprile dall’accusa di abusi sessuali su minori dall’Alta corte australiana.

Pell fu nominato da Bergoglio a inizio pontificato proprio per mettere ordine nelle finanze vaticane. Incarico poi lasciato nel 2017 quando tornò in Patria, con il benestare di Francesco, per difendersi dalle accuse.

Dopo il “licenziamento” di Becciu, il porporato australiano si è congratulato con il Papa invitandolo a “fare pulizia”. E non è un mistero che tra Becciu e Pell non scorra da tempo buon sangue. Ora da Pell il Pontefice sicuramente avrà chiarimenti e informazioni sugli investimenti compiuti da Becciu. 

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