Il vaccino cinese per la Lombardia non ha l’ok dell’agenzia del farmaco 

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Dopo diverse gare deserte o annullate, la decima ha visto presentarsi la cinese LifeOn  e la Falkem Swiss. La prima, che dovrebbe fornire 100mila dosi, è priva del pezzo di carta necessario a mettere in commercio il vaccino, la seconda, chiamata a garantire 400mila dosi, non ha effettuato la registrazione ad Anac 

 

© MICROGEN IMAGES/SPL/ Science Photo Library RF / Agf  – Vaccino

Arriva anche il vaccino senza la certificazione dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, nell’accidentato percorso della Regione Lombardia per garantire una preziosa protezione dall’influenza ai tempi del Covid.

Dopo la mancata aggiudicazione della nona gara, la decima ha visto presentarsi la cinese LifeOn  e la Falkem Swiss. La prima, che dovrebbe fornire 100mila dosi, è priva del pezzo di carta necessario a mettere in commercio il vaccino, la seconda, chiamata a garantire 400mila dosi, non ha effettuato la registrazione ad Anac, l’autorità anticorruzione. 

“Rischio ritardi nella somministrazione” 

“E’ una situazione che può avere un impatto sui tempi di somministrazione – spiega all’AGI il capogruppo del Pd in Regione, Samuele Astuti – la Giunta ha fatto tanta confusione con gare annullate o andate deserte arrivando all’ultimo minuto e dovendo pagare i vaccini più delle altre Regioni, 3 volte tanto rispetto a Veneto ed Emilia. L’assenza di quel quantitativo porterebbe la Regione vicinissima al limite inferiore della copertura delle categorie più fragili ed esposte, lasciando del tutto scoperte intere fasce di popolazione che, invece, sarebbe importante che si vaccinassero contro l’influenza, come raccomandato dal ministero della salute e da tutti gli organismi competenti nella lotta al Sars-Cov-2.”

Sui costi, la Procura di Milano ha aperto un’indagine conoscitiva, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli a capo del pool reati contro la pubblica amministrazione. Il tema della certificazione dell’Aifa potrebbe essere risolto in un secondo momento, per adesso però LifeOn non è nell’elenco dei dieci vaccini “autorizzati per la stagione 2020-2021”.

La Regione, senza ok di Aifa non compriamo il vaccino

Va tenuto presente che, con delibera del 6 ottobre, Aria, la centrale regionale per gli acquisti già al centro dell’inchiesta sulla fornitura dei camici che coinvolge anche Attilio Fontana (non indagato), aveva determinato l’assegnazione a LifeOn subordinando l’efficacia dell’aggiudicazione “all’esito positivo delle verifiche dei requisiti di ordine generale”.

Dopo la diffusione della notizia, Aria ha precisato che fino a che non arriverà l’ok da parte dell’agenzia del farmaco “non ci sarà alcun acquisto né alcuna forma di pagamento da parte dell’istituzione regionale” e che “tutto questo non pregiudica la campagna vaccinale antinfluenzale in quanto le dosi già acquisite da Regione Lombardia nel corso dei mesi ammontano a 2,9 milioni di unità”. (AGI) 
 

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