Prima vittoria del Bari in casa condita da quattro gol al Catania

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Il Bari centra la sua prima vittoria interna. Non vinceva dal primo marzo scorso quando superò l’Avellino prima del lockdown ma non tradisca il risultato: non è stata una passeggiata, tutt’altro., Nel primo tempi il Bari ha sofferto maledettamente il gioco lineare etneo, mentre nel secondo tempo è andata decisamente meglio Il Catania ha avuto un miglior approccio verso la gara ed un maggiore sviluppo della manovra quanto meno fino al gol di Di Cesare, dopo di che c’è stato solo il Bari.

Finalmente a casa. E già perché dopo 22 giorni di assenza dovute ad un triplo impegno fuori casa ed uno di riposo forzato, il Bari è tornato a casa. Nell’agone del San Nicola, oggi vuoto di spettatori c’era da provare a tornare a vincere per riprendersi la vetta, o giù di lì, e proseguire nella rincorsa. E così è stato.

Privo di Sabbione squalificato e di Bianco infortunato a Monopoli, con De Risio non al meglio, il Bari, in una gara assolutamente corretta, ha affrontato il Catania nel posticipo della sesta giornata per la quale bisognava cambiare marcia, tornare a vincere anche in casa e dimostrare di essere superiore anche con le cosiddette big, ed il Catania lo era senz’altro dall’alto dei suoi dieci punti in classifica se non fossero stati penalizzati di quattro punti.

Frattali tra i pali, Celiento, Minelli preferito a Perrotta, Di Cesare sulla linea difensiva, D’Orazio e Ciofani esterni, Lollo e Maita a centrocampo (Bianco non ce la fa), Antenucci, Marras e D’Ursi in attacco.

Il primo tempo è stato equilibrato come gioco ma come occasioni da gol è stato ad appannaggio del Catania che è andato più vicino per almeno un paio di volte. L’autorete di Ciofani ha alleggerito il Catania da esigenze di offendere ma il Bari non ne ha approfittato, sempre lento e macchinoso. Poca brillantezza tra le due squadre. Solo Lollo di testa da solo in area non è riuscito a far gol in quanto il portiere etneo, in tuffo, ha deviato il pallone in angolo. Poi su una incursione personale dal centrocampo di Di Cesare, lo stesso difensore ha dribblato mezza difesa siglando il pareggio. Ma il Bari ha trovato molte difficoltà nel gioco, molto contratto.

Il secondo tempo, con Montalto, si è aperto subito col vantaggio barese: dal cross di Marras dall’esterno Claiton, l’ex, ha gettato il pallone nella propria rete facendo passare in vantaggio il Bari.

Persa un po’ di lucidità il Catania, il Bari ha provato ad approfittarne costringendo gli etnei al giro-palla e, pur senza brillare più di tanto in termini di volumetria di gioco, il Bari ha dilagato.

Contropiede con Marras che ha trovato un corridoio per Antenucci che si è involato verso l’area servendo su un piatto d’argento un pallone a Montalto che a porta vuota ha siglato il terzo gol.

Sfortunato Montalto che dopo il gol si è fatto male tanto da dover essere sostituito con Candellone.

C’è gloria anche per Frattali che ha deviato sulla linea un cross a campanile catanese.

Spazio anche per Hamlili il cui subentro ha confermato la necessità di trovare un quinto centrocampista durante il mercato.

Infine il calcio di rigore per il Bari come ciliegina sulla torta, rigore battuto Citro ma parato dal portiere, ma sulla ribattuta lo stesso Citro ha spinto il pallone il gol.

Un Bari che tiene botta, cresce sia fisicamente, sia tecnicamente che come autostima, ma che ha ancora ampi margini di crescita in attesa di girare a regime, aspettando gli apporti decisivi dei nuovi arrivati i cui primi gemiti si son visti oggi con due gol dei due nuovi attaccanti. E’ piaciuta la mentalità, quella di non mollare mai e di cercare sempre la giocata giusta per mandare in gol l’attaccante.

Si è ancora all’inizio e non è ancora il caso di guardare i risultati e la classifica, forse sarebbe il caso di badare alla prestazione perché solo così arriveranno i punti. E il gruppo è in viaggio verso questa strada

E’ presto per fare calcoli ma restare dalle parti della vetta, peraltro con una gara in meno, può essere un buon inizio per il proseguo del cammino irto di difficoltà. Nessuno regala nulla, si tratta di conquistare punti di prestazione in prestazione. Occorre continuità che è un elemento cruciale che corre a tappe forzate. Già domenica ci sarà il derby col Foggia in terra dauna. Insomma mai abbassare la guardia e pensare che si vince per diritti acquisiti.

 

Massimo Longo

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