Da ormai alcuni mesi le mascherine e il loro successivo smaltimento, negli impianti di termovalorizzazione perché potenzialmente infette, è diventato argomento di discussione sia tra noi operatori nel settore dell’ecologia sia sui quotidiani. Sarebbe possibile, dopo aver verificato l’assoluta non infettività delle mascherine, trasformarle in sgabelli: questo è un progetto di un ragazzo sudcoreano. Le mascherine vanno fuse in stampi che hanno la forma dello sgabello, con una pistola termica ad una temperature di 300° celsius. Circa 3 ore di lavoro. Molte mascherine contengono filtri realizzati in polipropilene, una componente dei prodotti in plastica che impiega centinaia di anni per decomporsi. Pensate che risparmio e che possibilità di riciclo! Ragazzi… fuori le idee!
Adriano Pistilli
Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti, esperto di Diritto Ambientale