È morto lo stilista Pierre Cardin, papà del prêt-à-porter

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Di Euronews

Diritti d’autore  Christophe Ena/Copyright 2017 The Associated Press. 

Pierre Cardin è morto. Lo stilista di origini italiane naturalizzato francese è deceduto questo martedì, all’età di 98 anni, all’ospedale americano di Neuilly, alle porte di Parigi. Lo ha annunciato la sua famiglia.

Lo stile inconfondibile: sobrio, geometrico, unisex, il suo nome, Pierre Cardin resterà nella storia della moda. Primo sarto della maison Christian Dior, dopo tre anni di lavoro col grande maestro fondò la sua casa di moda. Da lì viaggiò, visionario, veloce verso il successo. Fu precursore del prêt-à-porter, fu cacciato, anche se presto reintegrato, dalla camera sindacale della moda francese quando osò lanciare una collezione confezionata per i grandi magazzini Printemps, alla fine degli anni 50.

https://youtu.be/K3zXTqe4JyY
 

Pierre Cardin, padre del prêt-à-porter e uomo d’affari

Disegnò collezioni anche per la Rinascente: in Italia, dov’era nato nella campagna trevigiana a Sant’Andrea di Barbarana, famiglia di agricoltori, aveva lasciato un pezzo del suo cuore di emigrante bambino. In Francia era il rital, il _sale macaroni _ tutti insulti che, come lui stesso ha raccontato, non hanno fatto altro che alimentare la sua ambizione. Nato Pietro Costante Cardin nell’epoca d’oro dell’Haute Couture d’oltralpe era già per tutti Pierre Cardin.

Amava definirsi il primo “socialista della moda” la sua idea era che fosse alla portata di tutti. Il suo nome è finito ovunque negli anni: ha creato stoviglie, mobili, cinture, profumi…Uomo d’affari e stilista allo stesso tempo, ebbe oltre 800 licenze, 200mila dipendenti nel mondo, 500 fabbriche. Non nascondeva l’orgoglio di avercela fatta.

A 97 anni lavoro ancora tutti i giorni, è la mia ragione d’essere e di esistere. Il mio progetto è continuare a vivere, voglio passare i 100 e ricominciare

Pierre Cardin 
stilista

Viveur e amante della mondanità

Viveur, amante della mondanità, amava soggiornare a Venezia, dove acquistò palazzo Ca’ Bragadin, e nel golfo di Cannes, nell’eccentrico Palais Bulles disegnato dall’architetto Antti Lovag e ora considerato monumento storico. Acquistò anche un castello a Lacoste che fu abitato dal marchese De Sade e che Cardin poi usò per ospitare un festival teatrale.

Nel 2019 un film-documentario House of Cardin è stato presentato al festival del cinema di Venezia alle giornate degli autori; con la sua uscita lo stilista ha rilasciato le ultime interviste prima della morte. “A 97 anni lavoro ancora tutti i giorni, è la mia ragione d’essere e di esistere. Il mio progetto è continuare a vivere, voglio passare i 100 e ricominciare”, diceva.

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