Riflessione

Politica

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Il Bel Paese continua a riportare una crisi “anomala”che questa Pandemia ha notevolmente accentuato. Però, se l’ottimismo è l’arma dei forti, il realismo è quello degli onesti. Le vie di mezzo non c’interessano. Farebbero, tra l’altro, perdere altro tempo per assicurare un futuro meno tormentato all’Azienda Italia. L’unica finalità è che il Parlamento dovrebbe essere “rinnovato”. 

 Insomma, dopo il varo di una nuova Legge Elettorale, si torni alle urne. Per il passato, abbiamo evidenziato sensazioni di speranza; se non d’ottimismo. Ora, anche per noi, è difficile fare delle previsioni. Ma tra il recepire e il fare lo spazio resta immenso. Vivere la realtà del Bel Paese è un problema; certamente di più che per il passato.  

 Riprenderanno, anche se non si sono mai interrotte, le dispute politiche e le strategie che non hanno portato a nulla. Il 2021 è ancora tutto da “scoprire”. Intanto, perdurerà un futuro d’incertezze. L’Italia è ancora in crisi d’identità e anche sanitaria. Ma per “dare”, secondo noi, bisognerebbe “avere” ciò che, invece, non appare. Comunque, il 2021 sarà politicamente impegnato. 

 Non intravediamo, tuttavia, quei “piccoli” passi che riteniamo necessari per riprendere un percorso veramente nuovo per la Penisola. L’avvicendamento politico dovrebbe orientare l’Esecutivo, la cui composizione resta un’”alchimia”, verso quella serie di accortezze operative che questa Legislatura non ha accolto. Come a scrivere, pur se in forma metaforica, che le”solennità” politiche italiane sembrano finite per tutti. 

Giorgio Brignola

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