Via libera al credito d’imposta per gli sponsor delle società sportive 

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Firmato il decreto attuativo, il bonus fiscale sarà del 50%. Gualtieri: un aiuto allo sport 

Pista di atletica

Boccata d’ossigeno per il mondo dello sport alle prese con la crisi per l’emergenza Covid: è stato firmato il decreto attuativo sul credito d’imposta per gli sponsor delle società sportive che assicura un bonus fiscale del 50% a chi sponsorizza squadre e atleti. La nuova misura era stata approvata in estate ma mancava l’indicazione delle modalità e dei criteri di attuazione per ottenere il beneficio fiscale con investimenti pubblicitari in favore di leghe e società sportive professionistiche e di società e associazioni sportive dilettantistiche.

La soddisfazione di Gualtieri

“Una misura importante e attesa che attraendo nuovi sponsor e fidelizzando gli esistenti aiuterà il mondo dello sport”, ha sottolineato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ha firmato il decreto insieme al premier, Giuseppe Conte, e al collega dello Sport, Vincenzo Spadafora.   

“Ora le misure di ristoro”

Il Comitato 4.0, formato da Lega Pro, Lega Basket Serie A, Lega Pallavolo Femminile, Lega Nazionale Pallacanestro, Lega Pallavolo Serie A e Fidal Runcard, ha espresso soddisfazione: “Di concerto con il governo, in questi mesi abbiamo lavorato alacremente ad una misura fondamentale per le società  sportive, che riconosce un bonus fiscale del 50% per chi sponsorizza squadre e atleti”, ha ricordato. “Confidiamo ora nel ministro Spadafora che ha annunciato misure di ristoro per il nostro comparto nel decreto rilancio di gennaio, così come auspichiamo che il credito di imposta possa essere esteso anche al 2021 con la previsione di ulteriori risorse” prosegue il Comitato 4.0.

I contenuti del decreto attuativo

Il decreto attuativo indica i casi di esclusione, le procedure di concessione e di utilizzo del beneficio, la documentazione richiesta e i controlli che dovranno essere eseguiti da parte dell’amministrazione finanziaria. Tra costi aggiuntivi per “bolle” e tamponi”, mancati incassi al botteghino e sospensione dei campionati, in Italia lo sport  
professionistico e dilettantistico ha vissuto un 2020 molto difficile e decine di società rischiano il fallimento. 

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