E’ aumentato in modo davvero allarmante il numero dei giovani e dei giovanissimi che delinquono nel nostro paese. Non passa giorno senza che a riguardo ci siano notizie di cronaca inquietanti. L’ultima riguarda l’omicidio di un diciannovenne, avvenuto alcuni giorni fa a Napoli, intervenuto per difendere un amico e accoltellato da due minorenni e da un giovane appena diciottenne, tutti arrestati dai carabinieri. Non si tratta più di casi sporadici ma di un fenomeno criminale che sta investendo molte zone del paese con fatti delinquenziali che debbono stimolare la massima attenzione delle autorità di pubblica sicurezza (nell’ambito delle squadre mobili oltre alla Sezione “reati in danno di minori”, forse bisognerebbe istituirne una “sui reati commessi dai minori”) , di tutti gli organismi che si interessano di giovani ma anche del legislatore per valutare se non debba essere rivista la soglia anagrafica dell’imputabilità e, magari, aggravata la responsabilità genitoriale.
Ci sono inoltre le difficoltà operative che incontrano gli stessi agenti delle forze di polizia nell’ affidamento dei minori indagati che, nell’ipotesi del mancato rintraccio dei genitori, debbono essere collocati, tramite i servizi sociali territoriali, in case famiglia da cui, peraltro, spesso riescono ad allontanarsi poco dopo il collocamento. Tra i tanti fatti degli ultimi giorni non si può non citare quello di Pesaro dove un ottantacinquenne è stato aggredito in strada da due giovanissimi che lo hanno scaraventato a terra per rubargli il portafoglio. Stessa sorte toccata a Modena ad una donna di 81 anni spinta a terra per sottrarle il portafoglio da due diciassettenni arrestati poco dopo dagli agenti della Polizia di Stato.

Non mancano episodi ancor più ripugnanti come quello di Vigevano (Pavia) dove una giovane di sedici anni spacciava droga aiutata in questa attività da un ignobile padre che le procurava anche i clienti. Sgomenti i genitori di quei sette minorenni che, convocati in Questura a Brescia, hanno appreso della denuncia presentata dalla Polizia Postale di Mantova alla Procura dei minori di Brescia per istigazione alla violenza contenuta in un volantino, condito di frasi volgari, con cui si invitava ad una manifestazione di protesta poi bloccata dalla Questura. Ragazzi imprevedibili che con le chat lanciano le chiamate a raccolta di decine di coetanei per fomentare, suggerire piani di violenza. Giovanissimi e già rapinatori con passamontagna i due teppisti minorenni (arrestati poco dopo dai carabinieri) che a Saccolongo (Padova), sull’argine del fiume hanno rubato alcuni effetti personali a quattro giovani dopo averli minacciati con una pistola giocattolo Glock 17.

Quattro le ragazzine in manette a Latina dopo una rapina impropria in un centro commerciale di Spinaceto dove si erano impossessate di diverse scarpe minacciando e malmenando una commessa che le aveva scoperte. Violenza ancora da parte di due sedicenni (arrestati) che, a Frascati, rapinano di una collana e di poche decine di euro una coppia di minorenni a spasso nella cittadina dove nel solo periodo estivo le forze di polizia hanno effettuato almeno una ventina di arresti di minorenni per furti, rapine, scippi e spaccio di stupefacenti (a livello nazionale nel 2020, alla data del primo novembre, sono stati denunciati per detenzione di droghe ai fini di spaccio 663 minorenni). Ancora un rapina alla stazione ferroviaria di Segrate (Milano), con i carabinieri che hanno arrestato quattro ragazzini (due italiani, un colombiano, un cileno) che avevano borseggiato un tredicenne.

Più grave la vicenda di Ancona dove la squadra mobile ha eseguito una ordinanza di custodia in carcere nei confronti quattro minorenni e un neo maggiorenne ( altri sette minorenni sono indagati in stato di libertà) tutti accusati di stalking in concorso e diversi episodi di percosse, minacce ed estorsioni. Anche questa delle baby gang è un fenomeno che richiederebbe una speciale attenzione (come ha fatto negli ultimi giorni la Polizia di Stato di Siena che ha denunciato nove minorenni per associazione a delinquere finalizzata al compimento di rapine e furti) se non si vuole che la situazione della delinquenza giovanile diventi una vera emergenza criminale.

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