Corona virus che fare?

Ambiente, Natura & Salute

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https://www.nature.com/articles/d41586-021-00220-x?utm_source=Nature+Briefing

CAMPI BISENZIO – La partita contro il CORONA VIRUS nelle sue molteplici varianti continua, con notevoli progressi nella terapia e nella prevenzione, anche se persiste la sensazione che ci si trovi   a fare ancora una volta  un passo avanti e due indietro.

Nelle altre 21 note già pubblicate anche sulla pagina FB www.facebook.com/vincenzo.valenzi , si sono esaminati i molteplici aspetti critici della vicenda virale che ha preso di sorpresa un po’ tutti.

Ad un anno dalla dichiarazione dello Stato di Emergenza, quasi miracolosamente sono apparsi diversi vaccini che promettono la sconfitta del COVID-19, con un affinamento delle terapie che progressivamente appaiono sempre più efficaci, e una razionalizzazione delle strategie di contenimento del contagio.

Sarà bene come per le terapie che sono state monitorate e migliorate (almeno nelle intenzioni e pare anche nei risultati, fare scuola sul campo anche per le vaccinazioni che promettono il debellamento del COVID-19, con anche risultati paradossi come quelli della diffusione dell’infezione dopo la prima vaccinazione, che necessita di approfondimenti urgenti anche per capire dove si va a finire su larga scala.

I numeri cominciano ad essere importanti non solo in Israele e in Gran Bretagna  e una revisione dei primi dati si impone, non solo sul fronte delle reazioni avverse

https://www.cnews.fr/monde/2021-01-15/coronavirus-13-morts-liees-au-vaccin-en-norvege-1036374

ma anche sul fronte imbarazzante della contagiosità aumentata del virus dopo la prima vaccinazione in particolare nelle Residenze per gli anziani e negli Ospedali https://palermo.repubblica.it/cronaca/2021/01/22/news/vaccinati-283710179/?fbclid=IwAR32z8TuVDEaGdIyOsNT9gD9mHcQYKeA73ohjyq7y16FbRZOPl6PNGvVHYM  .

Ilaria Capua aveva previsto questi imbarazzanti sviluppi, nella eccitazione diffusa quanto distratta. Giulio Tarro li ha commentati in breve:

“Chi oggi si vaccina con Pfizer o Moderna si immunizza per pochi mesi, può infettare gli altri e non possiamo neppure escludere che metta a rischio la propria salute. Di più dopo la prima dose il vaccinato non solo è contagioso, ma può essere contagiato”.

Un commento del vecchio virologo del Cotugno di Napoli, che dovrebbe essere preso in grande considerazione da AIFA, EMA, FDA, ecc. oltre le tensioni sulla produzione e il mantenimento degli impegni di fornitura dei vaccini. Come si auspica venga preso in considerazione l’editoriale del BMJ che riconta i dati sull’efficacia del vaccino che scenderebbe dal 90% al 20-30%.  

I conti anche qui non tornano e sarà bene riesaminare i primi risultati anche alla luce del primo mese di vaccinazioni. Non sarà facile, per mille comprensibili motivi, ma bisogna essere rigorosi, oltre speculazioni pro o contro, più o meno scientifiche, commerciali o peggio ideologiche.

Mentre si vanno prendendo in esame anche altri vaccini presenti sul mercato e si attende anche quello italiano per l’autunno, appare saggio lavorare per potenziare le terapie delle fasi precoci , delle fasi acute, e del post covid, considerando  i vari fattori predisponenti, da quello climatico ambientale con la saggia decisione di permettere di accedere alle seconde case al mare o in montagna lasciando  le città inquinate, allo studio delle caratteristiche immunitarie che rendono una parte della popolazione resistente all’infezione anche in presenza di fonte certa di contagio e senza produzione di anticorpi con un ruolo da decifrare della immunità cellulare che pare sufficiente in questi casi a bloccare l’aggressività del virus  https://www.ilmessaggero.it/salute/ricerca/covid_immuni_caso_coppia_terni_cosa_succede_sistema_immunitario_ultime_notizie_24_gennaio-5722038.html

Non va trascurato l’impatto emotivo di prolungate quarantene e di misure di distanziamento sociale e individuale che potrebbero contribuire a peggiorare il performance generale e immunitario e spianare la strada al virus che arriva, oltre ad altri danni di vario genere, a parte le problematiche economiche che stanno indebolendo il tessuto familiare economico e sociale. https://www.lefigaro.fr/sciences/didier-raoult-c-est-mieux-de-ne-pas-confiner-on-va-rendre-tout-le-monde-fou-20210128

Nel frattempo, in Svezia, hanno rilevato un 40 % di popolazione immunizzata (si va verso l’immunità di popolazione, con l’area di Stoccolma che corrisponde alle nostre aree metropolitane che senza particolari look down, hanno avuto una mortalità inferiore a quella italica. Anche qui c’è da riflettere per capire meglio che fare.

Nel  programma di ricerca MERIDIAN TECH AND COVID 19, stiamo lavorato ad un modello di terapia di precisione che potrebbe contribuire a potenziare la terapia utilizzando tecnologie bioelettriche che possono consentire di scegliere anche nell’ambito delle linee guida   i farmaci, in particolare  nella stessa categoria di  (antinfiammatori, antistaminici gastroprotettori ecc.)  quello che funziona in quel momento su base coerente www.iiimb.me .  Sarà bene esercitare qualche sforzo per testare e validare rigorosamente  i modelli di terapia personalizzata di precisione farmacoelettrodinamici che appaiono preziosi per ridurre le reazioni avverse ai farmaci e moltiplicare in modo coerente la potenza dei farmaci, nella battaglia contro il COVID 19, e nelle altre malattie che minacciano  il benessere e la salute http://www.cimb.me/materiali.html  .

Prof. Vincenzo Valenzi Direttore Dipartimento di Medicina Integrata e Biofisica UNIFEDER www.cimb.me

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