Il M5s dice si’ al governo e Di Battista dice addio al movimento

Politica

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Il popolo del movimento si e’ espresso in maggioranza per il si’ all’appoggio al nascente governo, ma di certo senza le percentuali bulgare delle passate consultazioni. Alla fine quasi 6 grillini su 10 hanno sposato la linea emersa sempre con piu’ insistenza tra i vertici, sostenuta con vigore da Luigi Di Maio, che nelle scorse ore si e’ detto convinto per l’adesione alla nuova maggioranza, dal presidente della Camera Roberto Fico e dallo stesso garante Beppe Grillo che aveva messo sul tavolo una condizione sulla quale costruire l’intesa, la creazione di un ministero per la transizione energetica. Ma ecco i numeri del voto sulla piattaforma Rousseau. L’affluenza, nelle 8 ore di voto online, e’ stata di poco piu’ del 62% con 74.537 votanti su 119.544 aventi diritto. Il 59,3% si e’ espresso per il si’, mentre il 40,07% per il no.

 “Questa scelta di sedersi con determinati personaggi, in particolare con partiti come Forza Italia, in un governo nato per sistematizzare il M5s e buttare giu’ un presidente per bene come Conte non riesco a superarla”. Lo ha detto Alessandro Di Battista su Facebook.

“È stata una bellissima storia d’amore”. Alessandro di Battista saluta così i militanti, gli attivisti e “gli ex colleghi” del Movimento 5, perché “in una comunità le decisioni si devono rispettare, si possono anche accettare se una persona non è d’accordo. Ma stavolta non riesco a digerirle, la mia coscienza politica non ci riesce”. E dunque “non posso che farmi da parte, non parlerò più a nome del M5s perchè da tempo il M5s non parla più a nome mio”. Nessun accenno a nuove iniziative politiche, solo la sottolineatura di quel 60% di sì al governo Draghi che ovviamente comporta un 40% di contrari, la difesa di “un presidente perbene come Conte”, e il richiamo agli insegnamenti del fondatore Beppe Grillo per motivare la sua decisione: “Lo ringrazio, è lui che mi ha insegnato a prendere posizione, anche controcorrente. Non ce la faccio ad accettare un Movimento che governo con questi partiti, anche con le migliori intenzioni del mondo”. La porta però non è definitivamente chiusa: “Se poi un domani la mia strada dovesse incrociarsi di nuovo con quella del M5s, dipenderà esclusivamente da idee politiche, atteggiamenti e prese di posizione, non da candidature o da possibili ruoli”. In un video su Facebook, di Battista esprime comunque “grandisimo rispetto per la decisione degli iscritti. Al di là di quello che si può pensare sulla stesura del quesito, gli iscritti sono raziocinanti e non si lasciano influenzare. Il sì ha vinto al 60%, zero polemiche”. E tuttavia “posso mettercela tutta a difendere scelte che non ho condiviso, ma questa scelta politica in particolare, un governo nato per sistematizzare il M5s e buttare giù un presidente per bene come Conte, non riesco a superarla. Faccio i miei auguri ai miei ex colleghi. Con molti di loro i rapporti sono buoni, gli faccio un in bocca al lupo per questo terzo governo nella legislatura. Saluto gli attivisti, è stata una bellissima storia d’amore, piena di gioie e vittorie, anche con qualche delusione. Ma non posso andare non considerare determinate mie opinioni: mi auguro di sbagliarmi su questo governo, ma non posso andare contro la mia coscienza”.

Il presidente della Camera Roberto Fico in una lunga lettera aperta parla di una scelta che rappresenta “un’assunzione di responsabilita’ e segna l’apertura di una nuova fase in questa legislatura. Il momento che il nostro Paese sta vivendo e’ tra i piu’ delicati della sua storia recente. Le emergenze da fronteggiare, l’urgenza di risposte e la necessita’ di ripartenza richiedono un impegno intenso e serrato da parte della politica e delle istituzioni, capacita’ di visione e volonta’ di guardare al di la’ degli interessi di parte. Siamo in procinto – aggiunge il presidente della Camera – di progettare l’Italia che verra’ e se sara’ un’Italia in grado di valorizzare le sue energie migliori, di sviluppare un orizzonte all’insegna della sostenibilita’ e dell’innovazione, di proteggere chi e’ piu’ fragile e tutelare i beni comuni, dipendera’ da tutti noi. Abbiamo l’opportunita’ di scrivere una nuova pagina di ricostruzione che vede la prospettiva nazionale profondamente ancorata a quella europea. Per superare la crisi l’Unione europea ha messo a disposizione importanti strumenti, che segnano un cambio di passo per molto tempo richiesto, atteso dai cittadini”.

Sul fronte del Pd e’ invece positivo il commento del segretario Nicola Zingaretti: “Molto importante l’esito del voto del M5S. Anche quel risultato conferma la giustezza della nostra strategia, di essere convinti e leali sostenitori del rilancio del Governo Conte, e del tentativo di tenere viva l’alleanza con il M5S e Leu. Se non ci fosse stata quella strategia oggi staremmo sostenendo un governo solo con Forza Italia, Lega e Italia Viva. Cosi’ invece le nostre idee sono piu’ forti”.

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