“Il più pulito ha la rogna” per cui chi conosce il mio pensiero sa che non sono mai stata schierata “partitica/mente” ma non devo per questo giustificare nulla, però ne abbiamo piene le scatole di insulti sessisti gratuiti e vergognosi da gente che si definisce di cultura e non riesce mettere in ordine due parole senza cadere nella volgarità più squallida e becera a discapito delle donne, che tanto è più semplice definirle con luoghi comuni che non richiedono un grande sforzo cerebrale. E la buona educazione non si impara certo a scuola e non si ottiene nessuna laurea con lode, “signori si nasce” disse qualcuno e in tanti “non lo nacquero” e questo è evidente.
E che le donne siano di dx, di sx, centro dx, centro sx, nord, sud, isole, dei piani alti o bassi, della porta accanto o svoltato l’angolo, di quartieri di periferia o residenziali, taglia slim o extra large non cambia nulla. Il prurito insopportabile è che sia donna e che si permetta di sconvolgere o disturbare il sonno di un maschio (uomo sarebbe diverso), forse perché oltre che donna è anche femmina e se attraente prude ancor più – guarda caso “ma quella si permette anche di pensare” – e non esiste pomata lenitiva.
Melania è escort, la Meloni vacca e scrofa, ma ogni donna è stata Melania o Meloni tante volte, sfido chiunque a dire di non essere stata chiamata puttana almeno una volta quando attraversa la strada.
Mi sarei rotta le scatole di essere qualificata in base a un genere di appartenenza che esula da meriti e demeriti e dai contesti in cui si opera ma ciò che più dispiace è la mancanza di solidarietà che dovrebbe essere unanime e non di parte per dimostrare quanto si possa essere leali e corretti come individui, perché se così non è si perde in futura credibilità e onestà morale e intellettuale.
Se avessimo più coraggio e fossimo più onesti dovremmo dire “Je suis Melania”/ Je suis Giorgia”, e non dovrebbero dirlo le donne ma gli uomini al cui fianco c’è sempre una donna, madre, moglie, figlia che almeno per una volta è stata offesa perché nata donna.
Je suis donna… e merito rispetto.
Maria Teresa Infante