Canone/imposta Rai per aziende. Come la beffa si è trasformata in sadismo

Fisco, Giustizia & Previdenza

Di

Vincenzo Donvito

Si è consumata l’ulteriore beffa del pagamento del cosiddetto canone Rai per le aziende (1). Il canone aziendale potrà essere pagato entro il prossimo 31 marzo…. Peccato che la scadenza era il 31 gennaio e quasi tutti lo hanno già pagato!!
Vediamo cosa e come è accaduto.
Nelle scorse settimane, prima della scadenza che la legge fissa per il 31 gennaio, diverse aziende e loro associazioni avevano chiesto – visto che molte, soprattutto turistiche, sono chiuse da tempo e lo saranno ancora causa epidemia – esenzione o spostamento dell’imposta che si paga per il possesso di un tv. Si parla di importi che possono arrivare anche a 7.000 euro, ché dipende dal numero di apparecchi che si hanno a disposizione nel proprio esercizio.
Essendo imposta di possesso, avrebbe avuto senso l’esenzione per questo periodo in cui le aziende che lo pagano sono chiuse per legge. “Mi costringi a pagare un bene per il possesso, nel contempo mi impedisci di goderlo”.
Non tornerebbe, invece, se si dovesse pagare per il servizio Rai, ché in questo periodo ha continuato a funzionare.

Il 16 Febbraio arriva la decisione del Consiglio di Amministrazione Rai: differire, senza oneri aggiuntivi, il termine per il rinnovo del canone di abbonamento radiotelevisivo speciale relativo all’anno 2021, dal 31 gennaio al 31 marzo 2021, concedendo, di fatto, una moratoria di due mesi senza alcuna maggiorazione.

Alla beffa, quindi si è aggiunta ulteriore beffa con aggiunta di sadismo.
Perché stupirsi quando aziende e cittadini medi cercano di evadere il Fisco? Stato violento e sadico, non ti aspettare chissà cosa.


1 – qui un nostro precedente intervento: https://tlc.aduc.it/rai/comunicato/beffa+canone+rai+imposta+sul+possesso+sul+servizio_32303.php

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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