L’effetto pandemia fa aumentare le prenotazioni online degli alberghi

Economia & Finanza

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Secondo l’Istat, la crescita è pari al 65,9%. Il maggiore utilizzo di internet, determinato dalla crisi sanitaria, contribuisce a influenzare il modo di organizzare i viaggi. 

L’accelerazione nell’utilizzo di internet, determinato anche dalla crisi pandemica, influenza il modo di organizzare il viaggio, soprattutto per quanto riguarda la prenotazione dell’alloggio, che nel 2020 si conferma principalmente via web, ma con quote crescenti rispetto all’anno precedente: il 65,9% delle prenotazioni è online, contro il 58,4% del 2019. Lo rivela l’Istat, secondo cui diversamente dal 2019, la prenotazione effettuata contattando direttamente la struttura, come l’albergo o l’abitazione privata, supera di gran lunga quella fatta con l’ausilio di intermediazione, cioè in agenzia o con piattaforme digitali.

Sul complesso dei viaggi, infatti, il calo del ricorso alla prenotazione diretta è meno ampio (-14%) rispetto a quello osservato per le prenotazioni con intermediari (-74,2%). Di conseguenza, in termini di quote, nel 2020, il 73,8% delle prenotazioni dell’alloggio viene effettuata direttamente (45,8% nel 2019), il restante 26,2% tramite intermediari (54,2% nel 2019).

In particolare, tra tutti i viaggi con prenotazione dell’alloggio sul web, l’utilizzo di intermediari online diminuisce drasticamente (-72%) con un’incidenza che passa da 68,7% nel 2019 a 32,1% nel 2020. Se ne avvantaggiano le prenotazioni online concluse direttamente dal turista sulla pagina web dell’albergo o dell’abitazione privata che aumentano in termini assoluti (+31%), con una quota che passa da 31,3% nel 2019 a 67,9%. 

AGI – Agenzia Italia

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