De Luca: “In Campania vaccini per categorie non per età”. Stop di Figliuolo

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Il governatore: “Completati ultraottantenni e fragili, darò priorità ai settori economici. Non mi servono autorizzazioni, c’è il settore portante del turismo, e non possiamo vaccinare ad agosto”. Il commissario: “Non ci sono deroghe al piano nazionale”.

Lo aveva anticipato la scorsa settimana, nella consueta diretta via Fb del venerdì. Oltre a completare le vaccinazioni per gli over 80 e i fragili, l’obiettivo del piano vaccinale della Campania è dare ossigeno alle categorie economiche, turismo su tutte

 

“Ho appena detto al commissario Figliuolo che, una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili, noi non intendiamo procedere per fasce di età”, annuncia il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, a Benevento, dove è andato per il taglio del nastro di uno sportello per le imprese al Centro impiego sannita.  “Se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito, l’economia italiana sarà morta. Dobbiamo privilegiare un comparto importante dell’economia che è quello turistico e non possiamo vaccinare ad agosto”, esplicita il ‘governatore’.

Immediata la replica del commissario. In una nota, Figliuolo “ribadisce che la campagna vaccinale deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’Ordinanza numero 6, che indica le categorie prioritarie di persone da proteggere dal Covid-19.    L’obiettivo – sottolinea il generale – è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive”.

Il piano del ‘governatore’

Nei piani di De Luca, le strutture pubbliche proseguiranno la campagna vaccinale per anziani e fragili, “ma ci sarà un’altra parte delle strutture  pubbliche che si impegnerà a vaccinare un’altra parte dei settori economici”.  E “bisogna partire dalle isole e dalla fascia costiera, perché lì ovviamente abbiamo una dimensione limitata, poche decine di migliaia le persone e quindi la vaccinazione si fa rapidamente. E poi perché Ischia, Capri e Procida sono dei marchi turistici di valore mondiale, che quindi trainano tutto il turismo della Regione e anche dell’Italia”, la sua teorizzazione.

Un conto è stare così, un conto è poter fare da oggi una campagna di promozione turistica sul piano mondiale, prima di farsi sottrarre turismo dalla Grecia, che già ha cominciato, dalla Spagna che già ha cominciato a immunizzare le Baleari e quant’altro. E possibile che dobbiamo arrivare sempre in ritardo?”.  

Le intenzioni del commissario

Non ci saranno isole Covid free. L’ipotesi che ci possano essere località turistiche privilegiate non esiste, trapela all’AGI dagli uffici del commissario Francesco Paolo Figliuolo poco dopo queste esternazioni del presidente della Regione Campania. Vale l’ultima ordinanza, la numero 6  firmata dal generale venerdì scorso in coordinamento con il ministero della Salute, che deriva dalle direttive politiche del presidente del consiglio, Mario Draghi. Non ci saranno eccezioni nonostante le ‘lamentele’ di isole, piccoli Comuni o di presidenti di Regione. La priorità resta quella di vaccinare prioritariamente gli anziani e le categorie fragili.

“La Campania lavorerà per avere le isole Covid free”, ribatte a stretto giro De Luca. “La Campania andrà avanti e non chiederà l’autorizzazione a nessuno, né a Roma, né a Bruxelles, né alle Nazioni Unite – aggiunge – lavoriamo per perseguire questo obiettivo perché riteniamo prioritario il rilancio del comparto turistico in Campania e questa operazione o si fa oggi, o perdiamo un altro anno di turismo”. 

Il nodo delle dosi

“Se per aprile non arriveranno in Campania i duecentomila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle, prenderemo misure clamorose. Intanto non parteciperemo più alle riunioni della conferenza Regioni-Stato, perché non intendiamo più essere presi in giro”, minaccia poi, tornando sulla questione delle dosi insufficienti per la rapidità con cui i centri vaccinali della regione stanno procedendo. “E’ una vergogna che la regione con la più alta densità abitativa in italia  abbia meno vaccini di altre regioni. La Campania dovrebbe ricevere 9,6% di vaccini per la popolazione e ne riceve il 7,2% – ribadisce – siamo l’ultima regione a ricevere vaccini rispetto alla popolazione ed è uno scandalo. E’ evidente che questo determina un rallentamento nella campagna vaccinale”.

La polemica per il vaccino Sputnik

Poi ancora punta il dito sui ‘ritardi’ di Aifa nelle autorizzazioni all’uso del vaccino Sputnik, per il quale la Campania ha già un pre-accordo di acquisto con il fondo russo che lo gestisce.  “Quando ho fatto il contratto per acquistarne, ho dovuto ascoltare una serie di bestialità anche da parte di colleghi presidenti di Regioni. Adesso tutti rilevano che non abbiamo i vaccini. Adesso leggiamo che la Baviera, la regione  più ricca della Germania, apre la trattativa per 20 milioni di dosi di Sputnik e l’Italia dorme in piedi”, si infuria. 

di Lucia Licciardi

AGI – Agenzia Italia

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