“Una carriera nella sicurezza cyber: motivi, numeri e statistiche”

Scienza & Tecnologia

Di

Ing. Luciano Magaldi

(Oggi il mondo è afflitto da attacchi cyber ogni 39 secondi. Fonte: Getty Images)

   La sicurezza informatica è molto di più di una persona dietro uno schermo o di un hacker con felpa e cappuccio. Effettivamente, essa rappresenta uno dei settori lavorativi in maggior crescita, proprio per questa ottima ragione: la sicurezza cyber è diventata un’esigenza universale. Questo ramo dell’ antica e anglofona Computer Science comprende tutto ciò che riguarda i nostri dati e la loro protezione da malintenzionati della Rete.

Ma diamo un’occhiata ora ad alcuni fatti e statistiche sulla sicurezza cyber, e ai motivi per cui si dovrebbe entrare in questa affascinante disciplina scientifica:

– in tutto il mondo ormai un attacco informatico si verifica ogni 39 secondi, secondo uno studio dell’FBI. Un americano su 3 è colpito da attacchi informatici annualmente e, di fatto, il numero di attacchi sta aumentando, non diminuendo;

– secondo Kevin Mitnick, uno degli hacker più celebri al mondo (Kevin, detto “Il Condor”,  una volta era nella lista dei ricercati FBI per aver hackerato più di 40 aziende in poco tempo; Attualmente, Kevin è un consulente di sicurezza di fiducia in tutto il mondo secondo la rivista “Government e Fortune 500”), nel 2020 sono stati esposti ad attacchi cyber più di 9,7 milioni di fascicoli sanitari elettronici; nel 2020, l’assistenza sanitaria nazionale è stata il settore più costoso per quanto riguarda il costo delle violazioni dei dati, per un ammontare totale di oltre 7,13 milioni di dollari; le ricerche di Kevin Mittnick hanno dimostrato che molte aziende, soprattutto quelle internazionali, hanno impiegato all’incirca 6 mesi per rilevare una violazione dei dati;

– entro il 2025, la criminalità informatica dovrebbe costare al mondo 10,5 trilioni di dollari l’anno.

Nel 2020, negli Stati Uniti, una violazione dei dati informatici costa a una società una media di 3.86 milioni di dollari;

– secondo un rapporto di IBM, gli errori umani rappresentano il 95% delle violazioni dei dati e da quando la crisi sanitaria pandemica da Covid-19 ha colpito molte nazioni, l’agenzia di intelligence americana l’FBI ha rilevato un aumento del 300% dei crimini informatici;

– entro il 2030, il numero di dispositivi connessi all’Internet delle Cose dovrebbe raggiungere i 125 miliardi di dollari annualmente.

Dopo questa breve lista delle suddette cifre che confermano gli infiniti numeri e statistiche sulla sicurezza informatica, per non parlare del fatto che la maggior parte di questi stanno aumentando a un ritmo allarmante, possiamo definire oggettivamente che il mondo della sicurezza informatica è un’esigenza universale. Se qualcuno dovesse mettere in discussione i numeri delle minacce cyber del settore cibernetico, esistono altrettanti motivi per cui un informatico dovrebbe “arruolarsi” nel promettente mondo dell’ “intelligence informatica”, e tra questi troviamo:

– la sicurezza cyber ha un tasso di disoccupazione basso o nullo; quindi, si ha perciò la certezza di un posto di lavoro ben retribuito e occupazionalmente sicuro;

– la carriera nel campo della sicurezza informatica offre una retribuzione media molto competitiva, superiore alle altre, perché la “manodopera specializzata” è assolutamente merce rara;

– c’è sempre spazio per crescere in questo settore, sia personalmente che professionalmente, infatti la tecnologia continua a evolversi così come la sicurezza cyber, con un potenziale di crescita illimitato, dall’apprendimento di nuove competenze e tecnologie emergenti che permetteranno a tutti di scalare la gerarchia in questa branca ciberscientifica;

– Il settore della sicurezza cyber ha una richiesta assuntiva sempre maggiore con oltre 520.000 posizioni lavorative aperte solo negli Stati Uniti, per non parlare nel resto del mondo connesso e dei mercati emergenti afroasiatici grazie alla maggior cablatura internazionale;

– esiste un numero straordinariamente variegato di ruoli diversi ad apprendimento continuo, garantendo l’assenza di un’eventuale monotonia lavorativa;

– esiste la possibilità concreta di guadagnarsi un’ influenza cyber importante facendo parte del cambiamento, non solo aiutando a combattere i criminali informatici, ma collaborando nel far risparmiare milioni di dollari alle organizzazioni governative e non, coadiuvando, ad esempio, proteggere il ciberspazio in meglio, o addirittura salvando la vita di qualche persona malata quando il loro monitor cardiaco non verrà più manomesso.

In conclusione: questi sono solo alcuni dei motivi reali e concreti per cui si dovrebbe entrare nell’avveniristico mondo della sicurezza informatica. Se il vostro obiettivo è quello di perseguire una carriera di alto impatto, là fuori esiste una costellazione di molteplici possibilità e carriere lavorative aperte a tutti; dopo tutto ciò, ci auguriamo che anche voi entriate tra le nuove leve del mondo informatico per partecipare in massa alla prossima e veniente rivoluzione cyber.

Ing. Luciano Magalli

 Ing. Luciano Magaldi

Originario di Orta Nova (FG), laureato magistrale presso la Facoltà di Security Engineering di Cybrary, Washington DC in Ingegneria della cibersicurezza, alumnus ufficiale della Harvard Kennedy School e della Stanford University, ex-dipendente di Google Irlanda, Apple European Headquarters e Amazon Slovacchia, è attuale Membro Globale della rivista MIT Technology Review di Boston, Fellow Member della sede Infragard-FBI (Federal Bureau of Investigation) di New Haven, Connecticut, e Membro ufficiale della White House Historical Association della Casa Bianca.

 

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