Recensione a cura di Mariangela Cutrone
È arrivato in libreria il secondo libro della dilogia “Signoramia” di Elena Dallorso e Francesco Nicchiarelli che presto diventerà una serie televisiva. Questo nuovo libro si intitola “A fuoco lento” (Feltrinelli). Ritroviamo in esso i protagonisti ai quali ci eravamo tanto affezionati e che ci avevano lasciato col fiato in sospeso sino all’ultima pagina lasciandoci appunto sperare in un seguito, ossia la bibliotecaria milanese Francesca e l’ingegnere Fabio, grandi appassionanti di cucina.
Questa volta la loro amicizia non è solo “virtuale” ma diventa a tutti gli effetti parte di una quotidianità dovuta alla scelta professionale di Francesca che accetta di collaborare tre giorni a settimana con una nota biblioteca di Roma. Dal martedì al venerdì Francesca si ritroverà a lasciare Milano e la sua famiglia per raggiungere la capitale. Ma Francesca non è l’unica a rivoluzionare la propria carriera professionale. Fabio, ispirato da un anno di scambio costante di ricette con la sua “amica virtuale” fingendosi donna, deciderà di aprire un suo bistrot chiamato “Signoramia”.
Grazie a queste due scelte professionali, Francesca e Fabio impareranno a conoscersi meglio sempre procedendo gradualmente e senza esporsi più di tanto. Fabio la inviterà a collaborare nel suo bistrot organizzando delle serate gastronomiche a tema. Sarà questo il pretesto per l’ingegnere romano per non perdere di vista la sua “amica” e per scoprirla sotto diverse sfaccettature. Durante la loro collaborazione al “progetto Signoramia” al lettore non saranno risparmiati i colpi di scena, i battibecchi, gli equivoci e tante risate.
Ancora una volta la scrittura di Dallorso e Nicchiarelli si conferma frizzante, semplice e ammaliante per il lettore. Anche questo libro si compone di mail ricche di ricette gustose in cui il lettore viene preso per la gola. Gli autori ci insegnano che un rapporto di amicizia si cuoce a “fuoco lento” arricchendosi gradualmente di ingredienti che fanno acquisire un sapore e una consistenza unica e speciale. Durante la scoperta dell’Altro non sappiamo mai a cosa andiamo incontro. Spesso proiettiamo su chi sta dall’altra parte di un pc o uno smarthphone ciò che vogliamo ma nella realtà un rapporto di questo tipo è destinato a cambiare.
Le nostre fantasie e illusioni spesso si scontrano con una realtà che si fa fatica a gestire o apprezzare ma tutto va assaporato a pieno senza riserve. Anche il piatto che sembra poco appetibile o scontato può rivelarsi gustoso e può offrirci tante soprese. Un altro insegnamento che si coglie da questo libro è l’importanza di certi incontri che ci aiutano ad uscire dalla nostra comfort zone per concretizzare sogni che non pensavamo mai fossero possibili. Grazie al confronto con certe persone che diventano emblematiche nella nostra esistenza, impariamo a diventare ciò che siamo. Questi incontri speciali ci infondono coraggio, vitalità e ci accompagnano verso il cambiamento. Un libro spassoso che consiglio a chi ama le storie di amicizia, a chi crede agli incontri che cambiano la vita e a chi apprezza lo spirito conviviale che il buon cibo è in grado di donare.