E’ salva l’edizione di settembre del Salone del Mobile

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Dopo una settimana di incertezze legate al venir meno di alcuni brand, è arrivata la nota ufficiale che conferma la 59esima edizione Il Salone del Mobile, previsto dal 5 al 10 settembre, si farà. Sarà diverso, “con una veste inedita, attenta a valorizzare le novità, le tecnologie e i progetti delle aziende”. Non traslocherà a Milano, nè sarà in versione light, come molti ipotizzavano, ma nella sede storica, i padiglioni di FieraMilano a Rho.

 

Arriva un curatore di fama internazionale

Sarà affidato e coordinato da un curatore di fama internazionale, si arricchirà di mostre e percorsi tematici integrati con prodotti e le novità degli ultimi 18 mesi: questi dialogheranno con una “nuova, inedita piattaforma digitale”.

Dopo le incertezze e le indiscrezioni circolate nell’ultima settimana, su un possibile annullamento della 59esima edizione della fiera del design più importante del mondo (già l’anno scorso saltò a causa della pandemia), il Cda di Federlegno Arredo Eventi, la società che organizza la kermesse, ha trovato la sintesi e dato il via libera.

I due fronti, espositori a favore e contro

Le riunioni, andate avanti per giorni, hanno messo d’accordo i due fronti: i brand che preferivano saltasse del tutto l’appuntamento, per le spese considerate eccessive rispetto ai potenziali ricavi e gli imprenditori convinti della necessità di fare il Salone nonostante tutto. Filone questo, sostenuto dal governo e dalle istituzioni cittadine che tifavano per la conferma.

Il Presidente Mattarella sarà all’inaugurazione 

In molti, tra cui il sindaco Giuseppe Sala, e il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, avevano fatto appello al senso di responsabilità dei brand ‘dissidenti’, facendo leva sul “ruolo anche sociale” del Salone, accanto a quello economico, sperando in una soluzione positiva, ribadendo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva confermato la sua presenza il giorno dell’inaugurazione.

I dissensi all’interno del Cda di Flae, erano emersi nei giorni scorsi, culminando, il 22 aprile, con le dimissioni del presidente del Salone Claudio Luti: lasciò l’incarico non condividendo “la volontà di non fare squadra” per realizzare “il Salone simbolo della ripresa del Paese”.

Nella nota diffusa dal Salone si legge che “al termine di un costruttivo dibattito interno, di un intenso lavoro progettuale a cui ci siamo dedicati in queste settimane conclusosi con la totale condivisione e un voto unanime – in cui sono stati analizzati i punti di forza della Manifestazione, i valori storici e simbolici, quelli attuali e prospettici, la coerenza con il programma di rilancio dell’economia del Paese sotto la guida del nuovo Esecutivo, la rilevante condivisione della collettività, le aspettative sia di un pubblico professionale sia di quello generalista in Italia e nel mondo – i vertici del Salone del Mobile.Milano hanno definito i passaggi che nei prossimi giorni determineranno il percorso che porterà all’organizzazione dell’edizione di settembre. Gianfranco Marinelli, Presidente di FLA Eventi SpA, ha assicurato che sarà “un Salone innovativo e attrattivo sul piano internazionale e di qualità”. Alla base di tutto c’è “un lavoro di squadra che ci permetterà di organizzare un’edizione speciale, unica, come unico è il periodo che stiamo vivendo” ha commentato Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo.

Immediate le reazioni. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala su Facebook  ha scritto che si tratta di “una bella notizia per Milano e l’Italia“. “Sarà un’edizione unica” e “sicuramente più che attrattiva. E già il fatto che quest’anno Milano ospiterà il Salone è di per sé un messaggio di speranza e fiducia di grandissimo valore, in vista della ripresa”.  

Un segnale forte e soprattutto importante“, per il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Seppur in edizione ‘ridotta’ – prosegue il governatore – questa decisione è fondamentale per gli operatori del settore, ma più in generale per tutto il sistema economico-produttivo della Lombardia e dell’intero Paese”. Mentre si discute sul futuro dell’edizione di settembre, si fa avanti la possibilità di un salone ‘ridotto’ in città.Lo dice la superstar del design italiano, Fabio Novembre. Il governo intervenga: “Imprenditori ciechi mettono a rischio la ripartenza di tutta l’Italia” 

 
 

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