Il governo schiera la nuova agenzia per la cybersecurity

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto istitutivo. Al premier affidate in via esclusiva l’alta direzione e la responsabilità generale. Gli spetterà nominare, e poter revocare, il direttore e il vice direttore

© Afp
  – CyberSecurity

Con il via libera del Consiglio dei ministri nasce l’Agenzia per la Cybersecurity. “È istituita, a tutela degli interessi nazionali nel campo della cybersicurezza, anche ai fini della tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN)”

“L’Agenzia ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria, nei limiti di quanto previsto dal presente decreto. I regolamenti previsti dal presente decreto possono recare disposizioni anche in deroga alle norme vigenti, in relazione all’assolvimento delle funzioni di tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico attribuite all’Agenzia stessa e tenuto conto delle attività svolte in raccordo con il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica“, si sottolinea nel decreto legge.

Al presidente del Consiglio dei ministri – si legge ancora – sono attribuite in via esclusiva “l’alta direzione e la responsabilità generale delle politiche di cybersicurezza, anche ai fini della tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico”, l’adozione della strategia nazionale di cybersicurezza, sentito il Comitato interministeriale per la cybersicurezza, la nomina e la revoca del direttore generale e del vice direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Il Presidente del Consiglio dei ministri impartisce le direttive per la cybersicurezza ed emana ogni disposizione necessaria per l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e informa preventivamente il presidente del Copasir circa le nomine. Inoltre è costantemente informato dall’Autorità delegata sulle modalità di esercizio delle funzioni delegate ai sensi del presente decreto e, fermo restando il potere di direttiva, può in qualsiasi momento avocare l’esercizio di tutte o di alcune di esse.

All’articolo 4 si legge che presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è istituito il Comitato interministeriale per la cybersicurezza (CICSCIC), con funzioni di consulenza, proposta e deliberazione vigilanza in materia di politiche di cybersicurezza, anche ai fini della tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico.

Cosa farà il Comitato interministeriale per la cybersicurezza

Il Comitato propone al Presidente del Consiglio dei ministri gli indirizzi generali da perseguire nel quadro delle politiche di cybersicurezza nazionale; esercita l’alta sorveglianza sull’attuazione della strategia nazionale di cybersicurezza; promuove l’adozione delle iniziative necessarie per favorire l’efficace collaborazione, a livello nazionale e internazionale, tra i soggetti istituzionali e gli operatori privati interessati alla cybersicurezza, nonché per la condivisione delle informazioni e per l’adozione di migliori pratiche e di misure rivolte all’obiettivo della cybersicurezza e allo sviluppo industriale, tecnologico e scientifico in materia di cybersicurezza; esprime il parere sul bilancio preventivo e sul bilancio consuntivo dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale

Da chi è composto

 Il Comitato è presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri ed “è composto dall’Autorità delegata, ove istituita, dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dal Ministro dell’interno, dal Ministro della giustizia, dal Ministro della difesa, dal Ministro dell’economia e delle finanze, dal Ministro dello sviluppo economico, dal Ministro della transizione ecologica, dal Ministro dell’università e della ricerca e dal Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale”. Il direttore generale dell’Agenzia svolge le funzioni di segretario del Comitato.

Il Presidente del Consiglio dei ministri può chiamare a partecipare alle sedute del Comitato, anche a seguito di loro richiesta, senza diritto di voto, altri componenti del Consiglio dei ministri, il direttore generale del Dis, il direttore dell’Aise, il direttore dell’Aisi, nonché altre autorità civili e militari di cui, di volta in volta, ritenga necessaria la presenza in relazione alle questioni da trattare”. 

Le altre caratteristiche dell’Agenzia

“Gli incarichi del direttore generale e del vice direttore generale hanno la durata massima di quattro anni e sono rinnovabili, con successivi provvedimenti, per una durata complessiva massima di ulteriori quattro anni. Per quanto previsto dal presente decreto, il direttore generale dell’Agenzia è il diretto referente del Presidente del Consiglio dei ministri e dell’Autorità delegata, ove istituita, ed è gerarchicamente e funzionalmente sovraordinato al personale dell’Agenzia. Il direttore generale ha la rappresentanza legale dell’Agenzia“, si legge ancora.

Questa nuova realtà può richiedere, anche sulla base di apposite convenzioni e nel rispetto degli ambiti di precipua competenza, la collaborazione di altri organi dello Stato, di altre amministrazioni, delle forze di polizia o di enti pubblici per lo svolgimento dei suoi compiti istituzionali. Il Copasir può chiedere l’audizione del direttore generale dell’Agenzia su questioni di propria competenza.

L’organizzazione e il funzionamento sono definiti da un apposito regolamento che ne prevede, in particolare, l’articolazione fino ad un numero massimo di sette uffici di livello dirigenziale generale, nonché in fino ad un numero massimo di 30 trenta articolazioni di livello dirigenziale non generale nell’ambito delle risorse disponibili.

Presso l’Agenzia – si legge ancora – è costituito, in via permanente, il Nucleo per la cybersicurezza, a supporto del Presidente del Consiglio dei ministri nella materia della cybersicurezza, per gli aspetti relativi alla prevenzione e preparazione ad eventuali situazioni di crisi e per l’attivazione delle procedure di allertamento. Con legge di bilancio è determinato lo stanziamento annuale da assegnare all’Agenzia.

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