Specializzazione per il sostegno, via al VI ciclo

Scuola, Formazione & Università

Di

di Claudio Gentile

 

Con la pubblicazione del Decreto Ministeriale n. 755 del 6 luglio scorso il Ministero dell’Università ha autorizzato gli Atenei ad attivare anche per il nuovo anno i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione su sostegno nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria per un totale di 22.000 posti disponibili.

Lo stesso decreto ha stabilito anche le date per la prova preselettiva d’accesso, uniche per tutta Italia, ma differenziate per grado di scuola: 20 settembre 2021 per la scuola dell’infanzia, 23 settembre per la scuola primaria, 24 settembre per la scuola secondaria di I grado e 30 settembre per la scuola secondaria di II grado.

In questi giorni le singole Università autorizzate stanno predisponendo e pubblicando i bandi di ammissione al VI ciclo di questo particolare percorso di formazione con l’indicazione dei documenti richiesti, delle modalità di iscrizione e la quantificazione della tassa annuale.

I titoli di accesso sono diversificati a seconda del grado della scuola. Per la scuola dell’infanzia e primaria possono partecipare alla selezione soggetti in possesso di una laurea in Scienze della formazione primaria, di un diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 o di un analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente. Tra i diplomi magistrale sono titoli validi anche il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico ed il diploma sperimentale a indirizzo linguistico.

Per la scuola secondaria possono partecipare i soggetti in possesso di una abilitazione specifica sulla classe di concorso oppure una di una laurea coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso e di ulteriori 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche.

Per essere ammessi al corso annuale gli aspiranti aventi titolo dovranno svolgere una prova preselettiva, una prova scritta ed una prova orale. Sono ammessi direttamente alla prova scritta – senza quindi partecipare al test preselettivo – i docenti che nei dieci anni scolastici precedenti abbiano svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive.

Inoltre alcuni candidati accedono direttamente ai predetti percorsi senza svolgere alcuna prova. Sono i cosiddetti “soprannumerari”. Rientrano in questa categoria coloro che hanno sospeso i percorsi o non si sono iscritti (dopo aver superato le citate prove) nei precedenti cinque cicli, sono risultati vincitori in più procedure ed hanno esercitato le relative opzioni oppure hanno superato le prove di ingresso ma non sono rientrati tra i posti disponibili in capo all’Università prescelta perché erano stati coperti i posti disponibili (c.d. “idonei non vincitori”).

Una volta superare le varie prove, gli ammessi parteciperanno a lezioni e laboratori, con la verifica finale delle competenze acquisite per mezzo di un esame, e ad un periodo di tirocinio presso una scuola. Il percorso si conclude con la predisposizione di una tesina da discutere durante un esame finale abilitante.

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