Patrimonio dell’Umanità, iscritte Padova e Montecatini

Arte, Cultura & Società

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di Claudio Gentile

I cicli pittori di Padova e le terme di Montecatini sono stati iscritti nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. La proclamazione è avvenuta ieri durante la 44esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco in corso a Fuzhou in Cina.

Con queste due nuove iscrizioni salgono a 57 i siti italiani inseriti nella lista dell’Unesco, cui si aggiungono altri 14 iscrizioni nella lista del Patrimonio immateriale dell’umanità.

Dopo aver scongiurato l’iscrizione di Venezia e della sua Laguna nella lista del “Patrimonio in pericolo”, l’Italia porta a casa due nuovi siti che potranno fregiarsi dell’importante riconoscimento che offre l’Unesco.

Si tratta dei trecentesci cicli pittorici di Padova posizionati in otto siti monumentali, il primo dei quali è la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto. Gli altri siti sono la Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo agli Eremitani, la Cappella della Reggia Carrarese, il Battistero della Cattedrale, la Basilica ed il Convento del Santo, l’Oratorio di San Giorgio e l’Oratorio di San Michele.

Già sede di un altro sito del Patrimonio Unesco dal 1997 (l’Orto botanico), Padova aveva proposto la candidatura per la sola Cappella degli Scrovegni nel 2006. Nel 2018, però, la decisione di affiancarle gli altri luoghi, dando vita ad un più complesso percorso storico-artistico intitolato “Padova Urbs picta”.

Nella motivazione dell’Unesco si legge che “i cicli affrescati padovani illustrano l’importante scambio di idee che esisteva tra i protagonisti del mondo della scienza, della letteratura e delle arti visive nel clima preumanista di Padova all’inizio del XIV secolo. Gli artisti hanno mostrato grande abilità nel dare forma visiva a queste idee e le loro capacità tecniche hanno permesso ai cicli affrescati padovani non solo di diventare un modello per gli altri, ma anche di dimostrarsi notevolmente resistenti al passare del tempo. Il gruppo di artisti in cerca di innovazione, riuniti a Padova, favorì allo stesso tempo uno scambio di idee e un know-how che portò a un nuovo stile nell’affresco. Questo nuovo stile non solo influenzò Padova per tutto il XIV secolo, ma costituì la base ispiratrice per secoli di lavori di affresco nel Rinascimento italiano e oltre. Con questa vera e propria rinascita di una tecnica pittorica antica, Padova ha fornito un nuovo modo di vedere e rappresentare il mondo, annunciando l’avvento della prospettiva rinascimentale. Queste innovazioni segnano una nuova era nella storia dell’arte, producendo un irreversibile cambio di direzione”.

L’altro sito italiano iscritto nel Patrimonio Unesco, oltre a Padova, è Montecatini. La città toscana entra nella lista, unica italiana, insieme ad altre dieci città termali europee, dislocate in sette nazioni differenti, come parte di un proposta transnazionale intitolata “The Great Spas of Europe”.

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