“In un contesto ancora dominato dall’incertezza, l’occasione del G20 si rivela un’opportunità storica per consolidare, attraverso la condivisione delle migliori esperienze maturate dai Paesi membri, i grandi progressi da ultimo compiuti in termini di trasformazione digitale.
La sfida da vincere nei prossimi anni è far sì che il digitale e le nuove tecnologie diventino strumenti utili a dare rinnovato impulso all’innovazione, riducendo le differenze e accorciando i divari.”
Lo dichiara la Senatrice Assuntela Messina, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, a margine dei lavori del vertice dei ministri del G20 di Trieste sui temi della digitalizzazione.
“Identità e servizi digitali, interoperabilità e sicurezza dei dati, accessibilità e competenze digitali sono i fronti comuni su cui la Dichiarazione adottata oggi costruisce un impegno e una prospettiva condivisa di sviluppo della collaborazione internazionale.
Per il raggiungimento di questi obiettivi è essenziale muovere da principi comuni, utili a definire e condividere esperienze e informazioni su strumenti ed architetture che riflettano punti di vista e prospettive diverse, tra loro complementari, e sempre orientate all’unicità dei fini.
Quello richiamato dal Ministro Colao nel suo speech, che accenna alla condivisione delle esperienze dei Parsi G20 sull’utilizzo di chatbot per aiutare le donne a denunciare casi di violenza di genere, è l’esempio perfetto delle potenzialità del digitale anche per affrontare questioni sociali urgenti e non rinviabili.
Non solo, infatti, la chatbot identifica una soluzione “intelligente” rispetto a situazioni di disagio, ma la sua stessa progettazione e implementazione può, con l’aiuto di competenze specialistiche diversificate anche nel genere, rispondere, anticipandola, alla specialissima assistenza e accoglienza che ci si aspetta di trovare”
“Come ribadito nell’incontro odierno, la digitalizzazione è uno straordinario volano di sviluppo fintantoché riuscirà ad investire e colmare i gravi divari di genere, le differenze di natura culturale, sociale ed economica, le fratture territoriali, le distanze materiali e immateriali tra le persone. Il digitale può essere un formidabile strumento di equità, ma anche di mercato. Coinvolgere i cittadini, investire sulle competenze e garantire il pieno diritto all’accesso a tutti è, dunque, una priorità imprescindibile di questo percorso.”