Viaggio nella politica locale beneventana

Politica

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Continua il mio viaggio nella politica locale della mia città .

Di Daniela Piesco

Credo che delimitare il campo di osservazione alla dimensione locale della politica significa analizzare, per usare le parole di Boƒgdanor (1987, 316), il «modo in cui elezioni, partecipazione politica, leadership di partito e competizione di partito al più basso livello di governo eletto si correlano con il comportamento politico e con gli esiti del processo politico».

In passato, le tematiche relative alla politica locale non hanno suscitato un notevole interesse fra gli studiosi di sociologia e di scienza politica, perché in Italia era largamente condivisa l’opinione secondo la quale «il potere territoriale fosse solo un potere residuale» (Allum, 1991, 18).

La politica locale, soprattutto negli anni Sessanta, è stata considerata come «bassa politica», in netta contrapposizione alla cosiddetta «politica alta», propria dei Parlamenti e dei governi nazionali (Della Porta, 1999).

C’è anche da dire che l’irrilevanza della politica locale nel nostro Paese è il frutto delle caratteristiche di un sistema politico di tipo partitocratrico, proporzionale e centralizzato.

Una breve premessa storica

Lo stato delle cose comincia a mutare negli ultimi decenni, in seguito alle riforme per l’autonomia ed il decentramento, attuate nella maggior parte dei Paesi dell’Europa Occidentale. Il potere delle istituzioni periferiche si rafforza e, parimenti, si amplia la sfera di influenza degli amministratori locali.

Quest’ultimi, gestiscono delle risorse e dei poteri sempre più ampli e rilevanti, tanto che bisogna chiedersi, secondo Caciagli (1991), se essi attualmente non stiano assumendo le vesti di un vero e proprio corpo politico semiseparato.

Invero nel nostro Paese, sino alla fine della cosiddetta Prima Repubblica, l’approccio predominante nello studio del ceto politico locale, è stato quello sociografico (Barberis, 1978, 1983, 1988, 1993; Girotti e altri, 1983; Bettin, Magnier, 1989, 1991a; Martinotti, Melis, 1988a, 1988b; Girotti, Mastropaolo, 1990). La comprensione del funzionamento e delle dinamiche del governo locale è avvenuta, in prevalenza, mediante l’analisi delle principali caratteristiche possedute dai vari componenti della leadership municipale.

L’acquisizione di tutti questi elementi è sicuramente utile, ma è anche vero che lascia in ombra tanti altri aspetti ugualmente importanti ai fini del raggiungimento di una conoscenza adeguata del fenomeno in oggetto.

D’altro canto, lo studio dell’èlite di governo non può prescindere da una conoscenza quantomeno preliminare di alcune sue fondamentali caratteristiche sociali.

A partire dall’entrata in vigore della riforma delle istituzioni locali, è emersa la necessità di disporre di innovativi e più sofisticati strumenti per la delineazione della «nuova» figura dell’amministratore municipale. In altri termini, i mutamenti che si sono verificati all’interno delle istituzioni periferiche del sistema politico italiano, unitamente ad altre trasformazioni sociali, economiche e politiche che si sono registrate nella società in generale, hanno reso inadeguate e parziali le conoscenze sulla leadership comunale, sulle sue funzioni, sulle relazioni da essa intrattenute.

Dunque, nello studio del ceto politico locale si è cominciato a diffondere l’uso di altri due tipi di approcci (politico e del networking), ma soprattutto si è assistito alla contemporanea adozione di più approcci.

Il viaggio tornerà ad arricchirsi di nuovi ed interessanti incontri con la leadership locale

Infatti si terranno il prossimo 3 e 4 ottobre le elezioni amministrative Benevento 2021, con la data del voto che è slittata per volontà del Governo a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

Sarà di nuovo in campo Clemente Mastella, ex ministro e sindaco uscente che supportato da una serie di liste civiche proverà a ottenere un secondo mandato. La prima tappa del mio viaggio è iniziata proprio con una sua intervista

Considerato il pericolo Covid, il ministro Luciana Lamorgese alla fine ha scelto di anticipare il voto di una settimana, con le urne che a Benevento si apriranno per il primo turno domenica 3 e lunedì 4 ottobre, mentre l’eventuale ballottaggio si terrà il 17 e 18 ottobre.

Essendo Benevento un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati.

Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.

I candidati alla carica di sindaco sono oltre al già citato Clemente Mastella, Rosetta De Stasio,Luigi Diego Perifano e Angelo Moretti candidato della lista civico 22 appoggiato dai Verdi e da rifondazione comunista.

La seconda tappa del mio viaggio avrà come protagonista l’avvocato: Luigi Diego Perifano

Daniela Piesco Vice Direttore Radici

Membro comitato direttivo Corriere Nazionale

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