Basta con la transumanza politica di Mastella. Intervista al Candidato Sindaco Rosetta de Stasio

Politica

Di

di Daniela Piesco

Arriva alla sua conclusione il mio viaggio nella politica beneventana con l’incontro dell’ultima candidata, non certo per importanza,alla poltrona di sindaco, l’avvocato Rosetta de Stasio

In città ,non solo a livello politico ma anche a livello professionale ,è nota per il suo carisma,il suo impegno ,la sua intraprendenza ,la sua libertà, ma anche per essere molto bella.

E ‘tosta’ aggiungerei io.

La sua candidatura in un universo politico dominato da figure maschili fa rifletterere su quale sia realmente la situazione in Italia in termini di rappresentanza politica femminile.

Invero le donne in Italia rappresentano oltre la metà della popolazione, ciononostante occupano solo un terzo delle cariche politiche nazionali e meno di un quinto di quelle locali. Un dato scoraggiante per due ragioni: dimostra quanto sia lontana l’agognata parità numerica ed evidenzia un limite nella rappresentanza degli interessi e diritti specifici alla condizione di donna.

Ciò premesso prima di passare all’intervista vorrei ricordare un aneddoto storico che potrebbe essere d’auspicio per tutte le donne che vogliano essere “logos” (energia razionale) e garanti del bene comune .

Nel 1887 in Argonia nel Kansas, degli uomini candidarono a sindaco una donna solo per farle uno scherzo , piuttosto per scoraggiare tutte le altre a candidarsi.Invero Susanna M. Salter fu nominata a sua insaputa solo per essere umiliata in quanto appartenente al sesso femminile .Invece, il caso o l’intelligenza degli aventi diritto al voto ,le fecero vincere le elezioni con oltre il 60%dei voti diventando così la prima donna eletta sindaco e una delle prime donne ad avere un incarico politico negli Stati Uniti d’America.

L’intervista

1)Avvocato Rosetta De Stasio lei è la candidata sindaco del centrodestra a Benevento . Ha presentato ufficialmente la sua discesa in campo alla prossime amministrative affiancata nella presentazione dai coordinatori regionali dei partiti che la sosterranno Antonio Iannone (Fratelli d’Italia), Ciro Falanga (Udc) e Valentino Grant (Lega). Con loro anche i rappresentanti provinciali e cittadini e il commissario regionale della rete Cattolici Popolari Uniti, Carla Crafa.

Ebbene potrebbe delinearci le criticità più evidenti che affliggono Benevento?Se non tutte mi parli di quelle che ritiene più urgenti.

Le criticità di Benevento sono molte. Senza dubbio tra queste va evidenziata la totale assenza di una programmazione e di una progettualità e, quindi, di un’idea di città. Negli ultimi 15 anni si è andati avanti “alla giornata”, tentando, senza peraltro riuscirci, di mettere le toppe agli sconci cittadini, in una visione antiquata e clientelare della politica che ha determinato un appiattimento economico-sociale.
Le Amministrazioni Pepe e Mastella, legate dal filo indissolubile del “metodo clientelare” al quale mi oppongo con forza, si sono dedicate a microinterventi aggravando la marginalità di Benevento.
Naturalmente da questa grande criticità, per ricaduta, derivano tutte le altre (totale carenza di manutenzione e cura dei monumenti e del verde pubblico, cementificazione selvaggia, ubicazione di grandi centri commerciali con la conseguente distruzione dei piccoli esercizi beneventani, chiusura dei teatri, abbandono di spazi all’aperto da destinare allo sport e tempi libero, assoluta carenza di controlli soprattutto negli orari serali nel centro storico e nelle altre zone della città, mancanza del necessario depuratore, mancata riconversione di immobili pubblici abbandonati, totale disattenzione ai problemi degli anziani, dei disabili, e dei giovani, indifferenza sociale, inesistente valorizzazione del territorio, ecc.).

2)Punto di forza della sua campagna elettorale è l’alleanza con la gente proprio per abbattere il muro grigio della disperazione e ridando la speranza.Ma come siete riusciti a compattare l’intero centrodestra latitante a Benevento da oltre quindici anni?

Ricostituire, più che ricompattare, il centro destra è un dei due obiettivi per il raggiungimento dei quali ho accettato di candidarmi alla carica di Sindaco. Il primo è quello di amministrare o quantomeno contribuire ad amministrare la nostra città, il secondo è proprio quello di ricostituire il centrodestra. Negli ultimi 15 anni si è avvertita una latitanza profonda di un progetto politico ed amministrativo di centrodestra, ma anche di una comunità umana alla quale io sono sempre appartenuta fin da ragazzina.
Mastella ha fatto di tutto per evitare che questa parte politica esprimesse un candidato sindaco, consapevole che un’eventuale assenza del centrodestra gli avrebbe potuto portare consensi. Ha quindi provveduto ad acquistare i sedicenti rappresentati locali di Forza Italia, oggi candidati con lui senza il simbolo del partito, ed alcuni tra i sedicenti leghisti.
Li definisco “sedicenti” perché non concepisco che una persona che si professa appartenere e rappresentare una forza politica di destra, possa poi “intrupparsi” in cambio di un piatto di lenticchie (conferma di incarico, abbandono di vertenza giudiziaria, promessa di “visibilità”, ecc.) nelle liste di chi dovrebbe combattere. Chi ha inteso abbracciare Mastella ed il suo metodo non è mai stato, a mio parere, convinto delle idee che fingeva di professare e, come tale, non farà più ritorno nella nostra comunità, come precisato anche da Salvini in occasione della sua venuta in città.
Naturalmente non sono i cittadini che hanno sempre votato a destra (Forza Italia o Lega) che hanno abbracciato Mastella, ma i loro indegni rappresentanti. Ecco perché parlo di un’alleanza con la popolazione, che è ben più forte e salda di un qualunque accordo “elettorale”.

3)Le ho sentito pronunciare questa frase varie volte “Basta con la transumanza pro o contro Mastella la città ha bisogno di rinascere”.

Cosa significa in pratica ?

Con “transumanza” politica intendo riferirmi ai passaggi continui e sistematici da una parte all’altra degli schieramenti senza alcun pudore.
E’ il caso di tante persone oggi ricandidate o schierate al fianco dell’uno o dell’altro. E’ il caso di Del Vecchio, candidato nel 2016 quale sindaco alternativo a Mastella, ed oggi apertamente a sostegno del sindaco uscente, come i suoi moschettieri De Pierro e Lepore; è il caso di Fausto Pepe, proposto ed appoggiato da Mastella allorquando divenne sindaco, ed oggi approdato allo schieramento di Perifano; è il caso di Gianfranco Ucci, anche lui candidato nel 2016 quale sindaco alternativo a Mastella, ed oggi in campo con la moglie candidata nelle liste mastelliane e già “assessore”; è il caso di Tibaldi, e di tanti altri. Ma soprattutto è il caso di Mastella che si candida indifferentemente da un a parte o dall’altra, applicando la teoria, da lui stesso formulata, del “viandante” (l’altra volta era, ad esempio, in Forza Italia), mancando totalmente di rispetto alla popolazione ed ai suoi stessi collaboratori che si vedono allontanati, e poi recuperati, in una serie interminabile di balletti che sono la negazione della democrazia e della coerenza politica.

4)Lei ha,anche, ricordato ,in un recente intervento, le amministrazioni di Viespoli e D’Alessandro con le quali la città di Benevento aveva cominciato un percorso di rinascita.

Ebbene come intende proseguirlo?

Le amministrazioni Viespoli e D’Alessandro hanno costruito i presupposti per rilanciare Benevento nella concezione di una città moderna e proiettata all’esterno. Basti pensare che le ultime opere in contrada Capodimonte, o al rione Libertà, come in tante altre zone della città sono state avviate ed alcune completate durante il periodo di amministrazione del centrodestra.
Le opere non compiute vanno senza dubbio ultimate, ma soprattutto va proseguito il cammino da loro intrapreso verso una città senza periferie, una città accogliente e vivibile, una città che diventi mèta turistica, una città solidale.

5)In caso di vittoria la sua giunta riuscirà a dare spazio alle vere vocazioni di Benevento ossia all’agricoltura, al turismo, alla storia e all’archeologia?E come?

Le vocazioni naturali di Benevento, e cioè quella storico/culturale ed agricolo/enogastronomica sono parti della più generale vocazione turistica della città. Le stesse vanno potenziate e valorizzate in un’ottica di città aperta verso l’esterno, e in tale contesto va programmata: la cura e la manutenzione sistematica dei monumenti e degli scavi archeologici; la cura del verde pubblico con un rimboschimento efficace che tuteli anche l’ambiente; il recupero dei fiumi e la riconversione degli argini da destinare ad arenili per il tempo libero, lo sport e la pesca sportiva; il rifacimento del piano traffico con una diversa gestione dei parcheggi che preveda la possibilità della gratuità; la istituzione di uffici informativi in relazione ai monumenti ed alla storia di Benevento; la formazione di giovani come guide storico/turistiche; l’incentivazione all’apertura di botteghe, laboratori artigiani, centri per la trasformazione delle colture tipiche del nostro territori; la istituzione di un Ente Fiera con un centro fieristico congressuale permanente che, insieme all’Assessorato “al Turismo ed alle Tipicità” promuova a livello nazionale ed internazionale i nostri prodotti, la nostra cucina, la nostra storia,, le nostre specificità; la riconversione di spazi pubblici da destinare a luoghi di socialità; l’incentivazione al trasporto con mezzi non inquinanti e la previsione di punti di noleggio degli stessi in prossimità dei monumenti; la organizzazione di rassegne turistiche nel corso dell’anno che prevedano percorsi culturali e gastronomici; l’intervento perché siano presenti presso l’Università anche facoltà più aderenti alle esigenze del territorio (scienze turistiche, Archeologia e conservazione beni culturali, Alimentazione ed agricoltura sostenibile, ecc.).

6)Cosa intende per il rilancio all’esterno della città?

Per rilancio esterno della città intendo quanto prospettato nelle risposte precedenti. La nostra città non è una metropoli, né una città industrializzata, ma una città agricola, con una storia millenaria, ubicata geograficamente in una posizione strategica, una città che ha molto da offrire in termini di natura, di tipicità, di benessere, di ambiente, di cultura. Ma deve essere proiettata all’esterno, deve essere inserita nei percorsi turistici (religiosi, storici, culturali, enogastronomici): questa è l’unica maniera perché possa diventare una città in grado di mantenersi da sola, garantendo benessere anche economico ai suoi abitanti ed ai visitatori.

7)I fondi europei come andranno indirizzati ?

I fondi europei sono prevalentemente destinati alla tutela dell’ambiente, e quindi della salute pubblica, ed allo sviluppo di energie alternative e sfruttamento sostenibile dei territori.
Per questo motivo nel programma abbiamo fatto riferimento al teleriscaldamento, all’istituzione del controllo sistematico e gratuito delle caldaie, all’incentivazione del trasporto pubblico e dei mezzi di trasporto non inquinanti, al recupero ed alla manutenzione dei fiumi e degli argini, al rimboschimento della aree, alla riconversione degli spai aperti da destinare allo sport e al tempo libero, all’agricoltura sostenibile.

8)Cavalcando una sua nota polemica CITTA’ SPETTACOLO o SPETTACOLO senza CITTA’?

La rassegna Città Spettacolo era nata perché la nostra città, piena di teatri, potesse trasformarsi, almeno una settimana all’anno, in una vetrina di anteprime ed eventi teatrali nazionali ed internazionali. Era stata costituita una Fondazione Città Spettacolo, poi purtroppo arenatasi a causa dei soliti sistemi clientelari nella gestione delle nomine dei soci.
Oggi di Città Spettacolo esiste solo il nome, ma non vi è più nulla dell’idea iniziale e men che meno vi è qualcosa di originale.
Si profitta per organizzare concerti (identici in ogni parte d’Italia) e “bancarelle”. Ben vengano anche i concerti, ma da organizzare in un periodo e in un modo diverso, non nell’ambito di una rassegna che, a mio modo di vedere, deve tornare a quella che era in origine, con la conseguente riapertura dei teatri, ormai abbandonati, ed il recupero di spazi all’aperto idonei alla promozione di eventi culturali.
La Città Spettacolo a cui abbiamo assistito negli ultimi nani è effettivamente uno ”Spettacolo senza città”, nel senso che l’evento è identico in ogni parte d’Italia e quindi diventa del tutto indifferenza la città che lo ospita.
Citta Spettacolo, invece, rendeva Benevento unica per il tipo di rassegna e gli ospiti che vi partecipavano. Naturalmente è auspicabile la ricostituzione della Fondazione Città Spettacolo che veda professionisti del settore impegnati a restituire a questa rassegna il risalto che merita
.

9)Le amministrative di Benevento riportano in auge il fenomeno del nepotismo,invece lei è stata sollecitata a candidarsi.Ecco ma perché Benevento merita un sindaco come lei?

Benevento merita un Sindaco competente, libero da vincoli, volenteroso, aperto alle istanze della popolazione, impegnato per la città, e soprattutto coerente. Non so se merita me come Sindaco. Questo lo decideranno i cittadini. Mi auguro solo che non dimentichino 15 anni di malgoverno, di disamministrazione, di dissesto economico e sociale, di promesse non mantenute, e che esprimano un voto “consapevole”.

10)Come si ricorderà, lei si era tirata fuori dalla mischia per favorire l’unità del centrodestra, considerata l’opposizione espressa da Forza Italia sul suo profilo. Forza Italia, però, e anche questo è noto, anche senza di lei ha preferito l’accordo con l’attuale sindaco Clemente Mastella.

Cosa ha da dichiarare in merito?

Piuttosto Forza Italia è altro rispetto a chi ha scelto di sostenere Mastella?

Non Forza Italia, ma i due sedicenti rappresentanti provinciali di questo partito, hanno stipulato l’accordo con Mastella. Ma è del tutto evidente che lo avevano preventivato sin dall’inizio, sapendo bene che il centrodestra non avrebbe mai potuto accettare il candidato da loro proposto, il Dr. Lucio Lonardo, da sempre schierato nel centrosinistra, come peraltro egli stesso ha confermato anche ultimamente.
Il loro progetto era esattamente quello che hanno portato a termine: avere un alibi che potesse salvargli “la faccia” nel ritorno all’ovile mastelliano.
Senza alcun dubbio Forza Italia è altro rispetto a costoro! La destra è altro!
La coerenza è altro!

Le altre tappe del viaggio :

https://www.corrierenazionale.net/viaggio-nella-politica-locale-beneventana/

https://www.corrierenazionale.net/la-primavera-non-bussa-lei-entra-sicura-intervista-al-candidato-sindaco-luigi-diego-perifano/

https://www.corrierenazionale.net/la-parola-chiave-e-riconnessione-intervista-al-candidato-sindaco-angelo-moretti/

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