Cosa sta accadendo in queste ore nel capoluogo sannita ?
Dalle risultanze elettorali del 3 e del 4 ottobre il dato più evidente è quello che il sindaco uscente ed ex Guardasigilli Clemente Mastella,non riesce ad aprirsi un varco attraverso lo schieramento difensivo del ‘nemico’ e si ferma al 49,33%;dunque dovrà vedersela al turno di ballottaggio,tra due settimane,contro il suo più pugnace competitor Luigi Diego Perifano,del Pd, che si assesta al 32,34%.
Mastella,si mormora,tra i rumors più ripetuti,che abbia pagato il voto disgiunto, visto che le sue liste (ben 10) superano il 55% dei voti,ma val la pena di sottolineare che la mancata vittoria al primo turno sia stata solo la conseguenza fisiologica dello stesso.
Per quanto attiene agli altri candidati,i dati attestano che,si aggiudica il terzo posto con il 13,25% dei voti Angelo Moretti, cui segue Rosa De Stasio con il suo 5,07%, candidata del centrodestra monco di Forza Italia.
Nella conferenza stampa tenutasi oggi pomeriggio nel suo quartier generale Mastella appare sereno,rilassato e soddisfatto del risultato ottenuto,facendosi forza sul dato incontestabile di aver raddoppiato i consensi rispetto a cinque anni fa.
Tra le sue dichiarazioni impera e imperversa quella di aver fatto una battaglia solo contro tutti, definendo la tornata elettorale “una competizione contro tanti rancorosi”
Il suo impegno, sostiene, sarà,quello di continuare ad ascoltare la gente soprattutto quella delle periferie e dei quartieri popolari , notoriamente più disagiata che , almeno nella prima tornata elettorale ,lo piazza al primo posto come il più votato.
Si registra infatti un record alla contrada Epitaffio, dove il sindaco uscente arriva addirittua al 66 per cento, ma anche in diverse sezioni di Rione Libertà, in particolare in Via Santa Colomba, così anche a Capodimonte dove si attesta sopra al 50 per cento in vari seggi.
E anche se si guarda al resto d’Italia e dati alla mano,quella del Clemente nazionale è l’unica coalizione di centro in Italia ad aver vinto in questa tornata elettorale.
In particolare crea interesse il suo apprezzamento per il risultato a Roma della lista civica legata ad Azione, il partito di Calenda, con cui auspicherebbe il ritorno ad un rinnovato centro a livello nazionale.“Ho detto ai miei amici a Roma di votare per Calenda” ha dichiarato.
Sul fronte opposto, anche Luigi Diego Perifano si dimostra entusiasta e felice per il risultato ottenuto e non manca ,a colpi di post su Facebook, di ringraziare calorosamente i beneventani per la fiducia riposta nella sua persona.
Invero queste le parole che si leggono sulle sue pagine social :
“Io non ho mai avuto dubbi, ma il risultato era tutt’altro che scontato. Noi abbiamo raccolto in questi mesi le forze del cambiamento a sostegno del nostro progetto per Benevento. Noi siamo donne e uomini liberi, che non possono più sopportare che la nostra città sia soggiogata da questa cappa di clientelismo e immobilismo amministrativo. Dobbiamo tutti insieme voltare pagina, chiudere questa brutta parentesi e ridare a Benevento il posto che le spetta per storia e cultura.”
Per l’avvocato amministrativista sannita, tuttavia,non è la prima volta che si profila la sfida del ballottaggio:in passato uscì perdente da un confronto con l’allora sfidante Pasquale Viespoli .
Leit motiv del botta e risposta tra i due finiti al regolar tenzone è il caso delle imprese casertane .E’ notorio infatti, , almeno per chi è di queste parti, che Il progetto per la costruzione di un palazzo di una società casertana sull’area del terminal bus, in città, con parcheggio interrato in piazza Risorgimento è un nervo scoperto per l’on. Clemente Mastella che non ha mancato di annunciare querela per chi contesta l’opera.
In particolare Mastella sulla vicenda ha fatto sapere di “non conoscere alcuna impresa di costruzioni casertana”; e che “il finanziamento in questione risale all’anno 2017 – “Bando periferie-delibera CIPE” -e il relativo progetto fu deliberato dalla giunta comunale addirittura nell’agosto del 2016”.
Ma nel caso di specie,l’avv Luigi Diego Perifano si riferisce al tema del lavoro che “deve ritornare ai beneventani che annaspano per la crisi dovuta all’emergenza covid “e non a presunte irregolarità e/o anomalie che esulano dal confronto pubblico tra i due .D’altro canto Mastella fa sapere che: ” nel corso dell’ultimo quinquennio, nonostante le difficoltà e le ricadute negative della pandemia, l’economia è cresciuta come testimoniato dal dato del PIL e dai livelli occupazionali risaliti del 2% (fonte Confindustria Benevento – ISTAT)”.
Per di più in ballo viene tirato anche Jonathan Swift :“vogliono fare come i lilipuziani con Gulliver, mi vogliono tenere stretto in tre, ma non mi avranno mai. Non faranno apparentamenti , ha proseguito Mastella , ma solo accordi sottobanco per dividersi le poltrone, il succoso assessorato ai servizi sociali. Io parto da 18 punti di vantaggio e da una maggioranza in consiglio comunale con già 18 consiglieri dalla mia parte: sarebbe complicato governare per il mio competitor”.
In effetti nulla da dire sulla presenza nel ‘concilio degli stregoni’ di ben 18 consiglieri comunali di matrice mastelliana che arriverebbero a 21 in caso di vittoria dell’ex guardasigilli .E dunque se il fronte opposto dovesse vincere sarebbe claudicante amministrativamente.
Che dire ?
Sembra scontato sostenere che a volte nel perdere una battaglia si trova un nuovo modo di vincere la guerra e che serve solo grande impegno, ancora di più, da parte di chi sarà eletto e da parte di chi non lo sarà,ma nulla è come appare .
Benevento, per quanto mi riguarda, al ballottaggio del 17 e 18 ottobre dovrebbe riconfermarsi,così come al primo turno,il capoluogo di provincia campano con l’affluenza più alta alle urne per le comunali: hanno votato infatti il 73,12% degli aventi diritto.(In calo rispetto al 78,53% registrato nel 2016)
Ut optimus quisque vincere
Daniela Piesco
redazione politica corriere nazionale
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