Gli ultimi anni assistiamo a tutta una serie di attacchi a postazioni militari e centri di sviluppo di energia nucleare iraniani da parte di “forze sconosciute” attribuite di volta in volta a Israele o USA. Non ultima, notizia odierna, del presunto rapimento in Africa di un generale iraniano da parte del Mossad, il servizio segreto israeliano e il tentativo a Cipro di attentare alla vita di un funzionario israeliano che avrebbe un ruolo nell’industria bellica di Israele.
Notizie che si aggiungono a molti episodi di eliminazioni di ingegneri nucleari iraniani in varie parti del Medio oriente…
Il khomeinismo, l’ideologia della Repubblica islamica dell’Iran, racchiude le idee radicali del suo padre fondatore, l’ayatollah Khomeini. L’antisemitismo è un principio centrale di questa ideologia e il regime ha ripetutamente minacciato di sterminare lo Stato ebraico. Di recente, il 7 marzo 2021, l’Imam iraniano Amir Hatami, la massima autorità religiosa e politica del Paese, ha affermato che Teheran aveva la capacità di “trasformare Tel Aviv e Haifa in cenere”. Concetto ribadito dal neo “eletto” presidente Ebrahim Raisi.
Adottando l’ideologia dell’Ayatollah Ruhollah Mustafavi Khomeini, al momento della sua istituzione nel 1979, la Repubblica Islamica dell’Iran ha sostituito la millenaria monarchia del paese con una teocrazia radicale. Il regime ha sempre espresso apertamente il suo antisemitismo, che non può essere cancellato, in quanto inscindibile dal pensiero khomeinista su cui si fonda la Repubblica islamica.
Negli anni ’50, Israele iniziò a coltivare relazioni con stati non arabi e minoranze etniche. Il 23 luglio 1960, lo Scià d’Iran concesse a Israele il riconoscimento de facto. Israele e Iran avevano entrambi forti relazioni con gli Stati Uniti e si opponevano agli sforzi sovietici per ottenere influenza nella regione. Gli scambi commerciali ed economici erano molto fiorenti e proficui per entrambi. Queste relazioni Iran-Israele crollarono quando lo Scià fu deposto nel 1979. Dopo aver preso il potere, Khomeini disse: “Ho ricordato ancora una volta a tutti il pericolo del tumore sionista prevalente, infetto e canceroso nel corpo dei paesi islamici”. I mullah appena insediati hanno usato le moschee per diffondere propaganda antisemita e anti-israeliana. Israele e Iran sono stati antagonisti da quando il regime islamico ha preso il potere.
La Repubblica iraniana, che ha ambizioni nucleari e un aggressivo programma di missili balistici, è stata virulentemente anti USA e anti-Israele sin dal suo inizio. Si è dedicata alla costruzione di una rete terroristica transnazionale nel suo tentativo di diventare l’egemonia regionale.
Ha ampliato il teatro di guerra e intensificato il conflitto in Medio Oriente con l’obiettivo finale di stabilire una mezzaluna ininterrotta in tutta la regione come trampolino di lancio per il dominio del mondo. La rete terroristica transnazionale che ha creato e sostiene, che chiama “asse di resistenza e potere regionale”, minaccia molto di più che Israele e USA.
L’avvicinamento e l’inizio dei rapporti diplomatici tra Bahrein, Emirati Arabi, Sud Sudan, Marrocco e Israele, con apertura di Ambasciate e scambio di visite dei relativi Ministri degli esteri, come parte degli “Accordi di Abraham”, vanno visti anche nell’ottica del timore di molti paesi arabi, in particolare quelli del Golfo, di un’invasione iraniana, e vedono in Israele un paese in grado di difenderli.
Sebbene nessuna delle due parti voglia un conflitto diretto, sia l’Iran che Israele hanno avvertito che potrebbe verificarsi. Il regime continua a sostenere i gruppi terroristici (Hezbollah e Hamas in primis) per procura che minacciano Israele. Il quale Israele continua a contrastare questo sforzo. Dal 2011, Teheran ha fornito assistenza militare e miliardi di dollari in aiuti finanziari per alimentare la guerra per procura e ha condotto diverse operazioni contro Israele che coinvolgono armi sofisticate.
Le ostilità tra Iran e Israele si sono recentemente intensificate sia in volume che in scala. Nel settembre 2019, il comandante dell’IRGC Hossein Salami ha dichiarato: “Siamo riusciti a ottenere la capacità di distruggere l’impostore regime sionista”. Come detto, la massima autorità religiosa, Amir Hatami, ha dichiarato: “I sionisti dovrebbero sapere che se commettono atti stupidi, l’Iran ridurrà Tel
Aviv e Haifa in cenere“.
Queste sono espressioni dell’antisemitismo che è parte essenziale della dottrina del khomeinismo, e continuerà finché il regime continuerà.
Raphael Luzon, scrittore e giornalista. Corrispondente Progetto Radici Londra Inghilterra