“Io sono Mario e loro sono Silla ” sono queste le parole pronunciate da Clemente Mastella appena rieletto Sindaco di Benevento .
Mastella ha ottenuto il 52,68% dei consensi, pari a 15.474 voti, superando così lo sfidante del centrosinistra Luigi Diego Perifano che ha raccolto13.899 voti
I seggi si sono chiusi alle 15, l’affluenza è stata del 59,58%.
A 74 anni ha vinto di nuovo grazie alle periferie e alla strategia politica degli scorsi mesi: spaccare il Pd, allontanare dem e M5s e prosciugare il centrodestra assorbendo l’area più moderata. Per poi rivendicare: “Sono solo contro tutti”.
In Consiglio Comunale potrà contare su una maggioranza pari al 55 per cento dei consiglieri. “Ho vinto solo contro tutti, come Mario contro Silla”, il commento a caldo dell’ex ministro, con un rimando al suo nome di battesimo che è Mario Clemente.
Sin dall’inizio della competizione Mastella è riuscito nel suo intento: portare al governo della città una coalizione moderata dopo aver
scompaginato gli schieramenti (prima il centrosinistra, poi il centrodestra) e potendo contare sulla non partecipazione ufficiale dei 5 Stelle alla competizione elettorale.
“È stata una campagna elettorale come mai si era verificata in vita mia, una campagna elettorale dai toni forti, con tante bugie, e una morale perfida – ha detto ancora Mastella – E’ stata un’Arca di Noè, di destra e sinistra, contro di me. Ma io dalla mia parte ho avuto il popolo di Benevento e, soprattutto, il voto della gente umile delle contrade”.In effetti ,senza scendere nei dettagli si sono utilizzati toni che hanno rasentato l’ odio.
Gli insulti e le offese che fanno da sempre parte della storia elettorale e politica dell’uomo, non si sono poi così tanto evolute rispetto ai tempi di Dante, alcune hanno acquisito nuovi significati, altre invece,per fortuna sono un lontano ricordo.
Sopra le righe sono andati quasi tutti, chi più chi meno e,a questo punto,appare inutile dire che sarebbe stato più consono un confronto politico basato sulla forza delle proposte, non sulla violenza delle millanterie, né sulle fake news.
Ci si può scontrare senza bisogno di offendersi perché la comunicazione è parte integrante dell’ azione politica orientata al bene comune, quindi bisognerebbe assumersi sempre la responsabilità di ciò che si comunica.
A tal proposito nella conferenza stampa dopo la rielezione Mastella ha sostenuto “oggi il bene comune continua a risultare per molti anacronistico, soprattutto per il permanere di una visione individualista dell’uomo, che scardina alla base la possibilità di fondare la sua socialità e dunque la politica su un dato oggettivo attorno al quale convergere.
E dunque può essere utile, se non necessario, riflettere sull’importanza del bene comune come fine della politica, in particolare alla luce di quanto sta avvenendo in questo periodo a livello nazionale.
Mi riferisco all’importanza di un «centro» politico affinché riacquisti forza, valore e capacità di attrazione
Se vi fosse l’impegno di tutti ed in particolare della politica a tutelare la dignità, unità e uguaglianza di tutte le persone ,appunto il bene comune, non si avrebbero le situazioni di drammaticità che vivono le periferie.Periferie che io mi impegno a curare una ad una .Tutte.
La politica continua a rappresentare se stessa come se fosse dominata solo dal duro confronto fra la Destra e la Sinistra, ciascuna impegnata, l’una contro l’altra, in un permanente conflitto di inciviltà”
Per Mario ,uscito vincente contro il potente e ricco Silla invece , un centro politicamente remunerativo diventerebbe infatti una calamitae non sarebbe comunque la prima volta nella storia delle democrazie parlamentari.
È già successo che cane e gatto, anche al di fuori di condizioni di emergenza, siano stati costretti a governare insieme e forse non sarebbe un male in Italia, una certa flessibilità.
nota biografica
Mario Clemente Mastella ,per chi non lo conoscesse,(Ceppaloni, 5 febbraio 1947) è un politico italiano, sindaco di Benevento dal 20 giugno 2016.
Ex-esponente della Democrazia Cristiana, è stato fondatore di diversi partiti di ispirazione centrista, come il Centro Cristiano Democratico (CCD), i Cristiani Democratici per la Repubblica (CDR), l’Unione Democratica per la Repubblica (UDR), l’UDEUR, i Popolari per il Sud e l’UDEUR 2.0.
È stato ministro del lavoro e della previdenza sociale nel governo Berlusconi I dal 10 maggio 1994 al 17 gennaio 1995 e ministro della giustizia nel governo Prodi II dal 17 maggio 2006 al 17 gennaio 2008. È stato membro del Parlamento dal 1976 al 2008, prima come deputato e, negli ultimi due anni, come senatore.
Dal 2009 al 2014 per Il Popolo della Libertà è stato membro del Parlamento europeo, ove era già stato parlamentare tra il 1999 e il 2004, non venendo però rieletto nel maggio 2014 con Forza Italia.
È stato sindaco di Ceppaloni, suo paese natale, dal 1986 al 1992 e dal 2003 al 2008.
Viene considerato come uno dei politici italiani più trasformisti, essendo passato diverse volte, nella sua lunga carriera politica, da schieramenti di centrodestra a coalizioni di centrosinistra (e viceversa).
Oggi viene rieletto per la seconda volta Sindaco di Benevento.
Video : http://www.tvsette.net