Spunta “l’apprendista calciatore”

Gravina (FIGC) e “ragazzi senza futuro” applaudono alla manovra del Governo «rivoluzionario»

Arte, Cultura & Società

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Ieri il Consiglio dei Ministri ha varato una manovra economica con la quale verranno introdotti due vantaggi nel mondo del Calcio professionistico: verrà riconosciuta la possibilità per i club calcistici di proporre contratti di apprendistato professionalizzante per i giocatori (con massimo 23 anni di età) e verrà istituita nelle scuole primarie l’ora di educazione motoria con docenti preparati in una o più specializzazioni.

La norma in soldoni

Il provvedimento, che dovrà comunque prima ottenere il benestare del Parlamento, permetterà dunque alle varie squadre di minimizzare le perdite fiscali connesse all’inquadramento dei calciatori, a patto che le stesse si assumano l’impegno di provvedere ad una formazione per i giovani sportivi che riesca ad avviarli nel mondo del lavoro una volta conclusa la carriera da giocatore.

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La soddisfazione di Gravina e della Federazione Italiana Giuoco Calcio

Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, si è dichiarato molto compiaciuto nel vedere accolte le istanze mosse negli anni dalla FIGC e prevede di inserire tali migliorie anche nelle programmazioni delle candidature al ruolo di Presidente federale: “Siamo di fronte ad un atto rivoluzionario, che genererà ricadute positive in ambito economico, ma soprattutto in campo sociale. Ringrazio il Governo che ha accolto la nostra richiesta”.

“[…]La sensibilità del Ministro del Lavoro Orlando e la tenacia della Sottosegretaria allo Sport Vezzali hanno consentito al Calcio di segnare uno splendido gol. Sin dai tempi della mia presidenza in Lega Pro ho sempre ritenuto l’apprendistato una delle soluzioni chiave per impedire che il Calcio continuasse a crescere “ragazzi senza futuro”. Soprattutto nei primi livelli del professionismo e, tenuto conto della limitata vita agonistica di un calciatore, è necessario un percorso formativo adeguato per l’inserimento nel mondo del lavoro una volta appesi gli scarpini al chiodo”.

Antonio Quarta

Redazione Il Corriere Nazionale

Corriere di Puglia e Lucania

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