Tra gran Bretagna e Francia è scontro sulla pesca

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La questione verrà presumibilmente affrontata da Johnson e Macron nell’incontro bilaterale a margine del G20 di Roma 

Pesca Gran Bretagna Francia

 Con la convocazione dell’ambasciatrice francese a Londra, Catherine Colonna, è ulteriormente aumentata la tensione fra il Regno Unito e la Francia sulle licenze per la pesca post-Brexit nelle isole della Manica. Parigi aveva annunciato ieri misure di ritorsione considerate “sproporzionate” e “ingiustificate” dal governo britannico.

La questione verrà presumibilmente affrontata dal capo del governo, in partenza per il G20 di Roma, nell’incontro bilaterale che ha in programma con il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron a margine del vertice a presidenza italiana.

Nei giorni scorsi, Londra si è rifiutata di concedere tutte le licenze di pesca richieste dai pescatori francesi, rendendo furiosa Parigi che ieri ha annunciato a breve l’entrata in vigore di ritorsioni contro il Regno Unito.

Già il 2 novembre saranno effettuati controlli doganali e sanitari sistematici sui prodotti che arrivano in Francia via mare ed entrerà in vigore il divieto di sbarcare frutti di mare britannici.

Parigi ha anche minacciato di alzare il tiro adottando ulteriori misure che riguarderebbero in particolare la riduzione della fornitura di elettricità all’isola di Jersey, che fa parte del Regno Unito ma dista solo 20 km dalle coste francesi e dalla Francia dipende per l’approvvigionamento di energia. Subito dopo l’annuncio di ieri, Londra aveva definito le misure minacciate “non compatibili con l’accordo di commercio e cooperazione e con il diritto internazionale”.agi

 

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