Atletica leggera, Termoli intitola una strada a Mennea

La vedova del campione rievoca le imprese e gli insegnamenti de “La Freccia del Sud” durante una cerimonia istituzionale aperta al pubblico

Arte, Cultura & Società

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Esattamente un mese e un giorno fa la città di Termoli è ricorsa al Rdl 1158/23 per battezzare “viale Pietro Mennea”, la via che rende onore alla bandiera italiana nel mondo delle corse a brevi distanza scomparso più di 8 anni fa all’età di 61 anni. La moglie del compianto velocista, la Dott.ssa Manuela Olivieri, ha tolto il velo alla targa in presenza del primo cittadino Francesco Roberti e degli assessori comunali Michele Barile (Turismo) e Giuseppe Mottola (Bilancio). Ringraziando per il dipinto a muro dell’artista di strada Fabio Belpulsi, realizzato con Novaltis nell’ex via dello Stadio, la Olivieri ha ricordato alcune parole dell’icona sportiva italiana che potrebbero essere d’insegnamento per molti atleti odierni.

I 10 secondi imbattuti per 39 anni: l’intramontabile “tempo di Mennea”

Se parliamo di successi nell’atletica leggera non scordiamoci, per i più e meno giovani, che ci fu “il tempo di Pietro Paolo Mennea”: il riferimento vale tanto per l’epoca storica che ha segnato la vita dell’atleta (1952-2013) quanto per il record olimpico di velocità nei 200 metri piani, non ancora migliorato a livello europeo. Il campione “made in Barletta” – prima di laurearsi 4 volte ed impegnarsi come insegnante d’educazione fisica, direttore generale di una squadra di calcio, avvocato, curatore fallimentare, eurodeputato, commercialista e saggista – conquistò l’oro alle Olimpiadi di Mosca del 1980 grazie ad un 19”72 e restò primatista mondiale della specialità dal 1979 al 1996, fino al 19”66 di Michael Johnson (oggi 19”19 di Usain Bolt).

Ancora più celebre è stato però il cronometro italiano de “La Freccia del Sud”: 100 metri piani corsi in 10”01, punteggio rimasto inviolato dal 1979 al 2018, quando venne superato da Filippo Tortu prima (9”99) e perfezionato da Marcell Jocobs poi (9”80).

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La moglie Olivieri rende toccante l’evento: tutto torna dov’è cominciato

La città molisana che ha dedicato una strada al velocista italiano di fama mondiale vide gli albori della sua carriera sportiva. La moglie del defunto atleta, la Dott.ssa Manuela Olivieri – nonché presidente dell’omonima “Fondazione Mennea” – durante la cerimonia di intitolazione della via ha ricordato: «Lui venne qui a disputare il Trofeo dello sport nel 1968 e quella sera, mi raccontava, vide la finale olimpica di Città del Messico in cui Tommie Smith battè il record e conquistò la medaglia d’oro olimpica. Pietro si disse: “Chissà se un giorno…”. Riuscì poi a battere il record del mondo proprio su quella pista dove vinse Smith e conquistò la medaglia olimpica l’anno dopo. Tutto partì da Termoli, lui me lo raccontava spesso diceva sempre: “Bisogna avere un sogno, non pensare mai che l’asticella è troppo in alto perchè bisogna sempre porsi un obiettivo, raggiungerlo, superarlo e porsene un altro”».

La Olivieri ha voluto poi lanciare un messaggio ai giovani alunni della scuola primaria di via Maratona presenti: «Fate sport perché vi insegna a vincere nella vita come è stato per lui. “Non è importante battere il record del mondo e vincere un’olimpiade”, diceva spesso Pietro: “l’importante è vincere nella vita”. Anche le sconfitte per lui erano esperienze che insegnano a correggere gli errori fatti e affrontare nuove sfide».

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Termoli non dimentica Mennea: l’incontro fortuito che divenne un rapporto duraturo

Il 19 ottobre 1968 Mennea giunse per la prima volta nella città molisana come membro della formazione Avis Barletta e partecipò alla staffetta del Corriere dello Sport – organizzazione a cura del CSI “Libertas” di Termoli con presidente Remo Di Giandomenico – ottenendo allo stadio Gino Cannarsa il primo successo da professionista. Successivamente l’atleta vi ritornò nel dicembre 2010 per la raccolta fondi “Telethon” patrocinata da Alberto Montano, in quel periodo presidente del Consiglio comunale.

Oltre alle istituzioni ed agli estimatori accorsi, alla cerimonia hanno preso parte anche alcuni atleti locali federati, il cugino Ruggiero Mennea e vari amici barlettani dello sportivo. Il sindaco di Termoli Francesco Roberti ha voluto così commentare la celebrazione: «Mennea la sua prima gara agonistica l’ha vinta a Termoli. La sua prima competizione è stata di buon auspicio per arrivare sul tetto del mondo. Siamo onorati e speriamo di poter dedicare altre strade ad altri campioni che hanno fatto di Termoli la loro storia».

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Antonio Quarta

Redazione Il Corriere Nazionale

Corriere di Puglia e Lucania

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