“Draghi continui fino al 2023, fin quando non saremo usciti dall’emergenza”. Ha detto Berlusconi

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Per il leader di Forza Italia l’autorevolezza e l’esperienza di Draghi sono un patrimonio del quale l’Italia deve profittare.

© Piero CRUCIATTI / AFP 
– Silvio Berlusconi 

 

AGI – “Il governo deve rimanere in carica per tutto il tempo necessario, fino al 2023, fin quando saremo usciti dall’emergenza. Allora si potrà tornare alla naturale alternanza fra due schieramenti in competizione fra loro”. È la linea espressa da Silvio Berlusconi in una intervista al Corriere della Sera. “Saremo i primi a collaborare lealmente all’attività dell’esecutivo. L’autorevolezza e l’esperienza di Draghi sono un patrimonio del quale l’Italia deve profittare” assicura il leader di FI.

“Di fronte all’emergenza creata dalla pandemia, siamo stati i primi a proporre la nascita di un governo aperto a tutte le forze vive della nazione. Si trattava di fronteggiare una situazione sanitaria molto grave e di far ripartire l’economia, sprofondata in una crisi altrettanto grave. Fino ad oggi, obiettivamente, ci stiamo riuscendo”, spiega Berlusconi, per il quale “l’affacciarsi di nuove varianti, per di più, può compromettere i buoni risultati ottenuti finora”.

Quindi il governo deve “continuare a lavorare con serietà, assicurando la stabilità e l’unità del Paese. Siamo persone responsabili e sappiamo che questo governo è sostenuto da forze politiche che in circostanze ordinarie sarebbero fra loro antagoniste. Non possiamo attenderci che realizzi tutto quello che farebbe un governo di centrodestra. Peraltro il governo ha attuato gran parte delle nostre proposte”. : è di questi giorni la riduzione dell’Irpef e dell’Irap, un segnale che considero molto positivo”. 

Quanto alla prospettiva di una sua elezione al Quirinale, Berlusconi taglia corto: “Ho già avuto occasione di dire che non intendo occuparmi di Quirinale fino a quando il presidente Mattarella sarà in carica. Io per primo ho voluto l’attuale governo di emergenza in un momento d’emergenza per il Paese. Penso non si debba ridurre a piccole tattiche e a calcoli di convenienza la scelta del nuovo capo dello Stato e dell’operato del governo”.

Per il leader di Forza Italia Draghi è “una grande risorsa per la Nazione. Del resto sono stato io personalmente a volerlo governatore di Bankitalia e poi presidente della Bce. L’ottimo lavoro che ha svolto e che sta svolgendo conferma la bontà di quelle scelte. Dire oggi quale ruolo ricoprirà in futuro è decisamente prematuro, ma l’autorevolezza e l’esperienza di Draghi sono un patrimonio del quale l’Italia deve profittare”.

Berlusconi lancia anche sul tavolo il tema dell’ambiente: “il tema dell’ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici, che deve unire e non dividere, oggi è riconosciuto come centrale da tutti, anche da un Paese come la Cina, che pure detiene il record di emissione di anidride carbonica. Nel documento finale di Glasgow, nonostante le resistenze cinesi, per la prima volta si parla di riduzione dei combustibili fossili, e vi è un impegno importante contro la deforestazione e per la riforestazione: 19,2 miliardi di dollari per ripiantare miliardi di alberi”. 

Dunque “l’impegno a fermare la deforestazione è entro il 2030, mi auguro venga rispettato”, è “del tutto evidente che l’Europa e i Paesi occidentali devono fare il necessario, sotto il profilo dell’aiuto economico e della pressione politica per mettere i governi interessati in condizione di intervenire seriamente. E anche in Italia non possiamo più tollerare che vadano letteralmente in fumo 158 mila ettari di boschi, com’è accaduto quest’estate”.

“In quanto Paese di “trasformazione” – prosegue il leader azzurro -, non possiamo consentire che il nostro sistema industriale sia tagliato fuori dall’innovazione dei processi produttivi verso l’obiettivo della sostenibilità: altri sono già molto più avanti di noi e conquisteranno quote di mercato sempre maggiori. Dobbiamo mettere in sicurezza il nostro territorio, cambiare il modo di fare agricoltura, rendere più efficienti e “puliti” i trasporti, digitalizzare il Paese. Ovviamente la transizione va accompagnata e sostenuta con le risorse che abbiamo a disposizione (grazie alla Ue molto maggiori che nel passato) e con una politica di sgravi e di incentivi”.

Quanto all’arrivo della quarta ondata, Berlusconi mantiene la linea di prudenza di Forza Italia: “Senza panico ma con grande rapidità e determinazione. In attesa che gli scienziati ci dicano qualcosa di più preciso su questa variante, ancora poco conosciuta, dobbiamo applicare con il massimo rigore gli strumenti che abbiamo. Quindi rispetto assoluto del distanziamento sociale, uso della mascherina in tutti i contesti affollati — anche all’aperto — e soprattutto vaccini”. (agi)

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